A far venire alla luce il raggiro è stata la figlia di un 70enne che gli aveva prestato nel 2008 prima 20, poi 50 e infine 100 euro; il caronnese, negli anni successivi, gli aveva poi prestato somme sempre più elevate, fino ad arrivare a 40mila euro. Visto l'estratto conto del padre, la figlia gli ha chiesto spiegazioni sentendosi rispondere che l'uomo, a garanzia dei prestiti, aveva un deposito bancario vincolato e che il colonnello in persona, che gli telefonava di frequente, gli aveva detto di fidarsi del nipote. In realtà a chiamarlo era sempre lo stesso truffatore, semplicemente camuffando la voce al telefono. Fatto sta che la figlia nutriva più di un sospetto e, certa che suo padre fosse caduto nella rete di un truffatore professionista, ha chiamato la caserma di Varese per chiedere di parlare col comandante del reparto operativo: ha così sollevato il coperchio sull'increscioso raggiro, facendo scattare la trappola. Con la complicità della vittima, i militari dell'Arma hanno stabilito un nuovo appuntamento telefonico e, appostatisi fuori dalla porta di casa del 37enne, sono entrati cogliendolo sul fatto. Come nella sequenza di un film, falso e vero colonnello si sono guardati negli occhi… L'uomo è stato denunciato per truffa e sostituzione di persona.
tato denunciato per truffa e sostituzione di persona.