La questione, in effetti, è spinosa: una recente sentenza della Cassazione attribuisce ai Comuni, quindi alle giunte, la responsabili dei danni e ferimenti arrecati per le mancate asfaltature stradali. La Terza Sezione Civile ha dato ragione a una donna che si è fratturata una gamba inciampando in una via di Napoli: nel verdetto i giudici hanno richiamato una sentenza che solleva l'ente proprietario della strada dalle sue responsabilità soltanto se riesce a dimostrare di non avere potuto fare nulla per evitare il danno. Peccato che fare le manutenzioni sia impossibile perché rientrano fra gli interventi bloccati dal patto di stabilità (che impedisce di utilizzare i fondi in cassa). Di qui la contraddizione che si potrebbe rilevare alla Corte dei Conti: “Se è obbligo del Comune, come gestore delle strade, mantenerle in sicurezza, come gli si può impedire di asfaltarle facendo rientrare nel patto i fondi necessari?”, domanda Grisetti.
In pratica si dovrebbe modificare il comma 3 dell'art. 31 (Patto di stabilità interno degli enti locali) della Legge n. 183 del 12 novembre 2011, aggiungendo il seguente paragrafo: “Dai pagamenti, per la parte in conto capitale, sono esclusi quelli relativi alla sorveglianza e alla manutenzione, secondo criteri di normalità, per garantire la sicurezza dell'uso delle strade”. Chi volesse sostenere la proposta di legge può prendere contatti con la giunta di Cislago.