“E’ stato definitivamente accertato che la Paolo Lazzaroni & Figli ha sempre operato in maniera corretta, che non vi è mai stata contraffazione e che le confezioni commercializzate sono sempre state legittime. Conclusioni fondamentali per un’azienda ed una famiglia che da sempre vengono riconosciute a livello internazionale soprattutto per serietà, qualità e credibilità”.
E' questo il commento dei vertici della Paolo Lazzaroni & Figli all'indomani dell'assoluzione con formula piena del rappresentate legale Paolo Lazzaroni per l'ultimo capo
d'imputazione “vendita di prodotti con segni mendaci”.
Finisce così una lunga vicenda giudiziaria che ha visto contrapposte la Paolo Lazzaroni & Figli, azienda con sede a Saronno e che opera in oltre ben 65 Paesi con il marchio “Lazzaroni” per liquori e Specialità Dolciarie e con il marchio “Chiostro di Saronno” per i prodotti da forno e la D. Lazzaroni spa, storico marchio dolciario che produce i propri prodotti da forno con stabilimento a Isola del Gran Sasso.
L'assoluzione “perché il fatto non costituisce reato” è arrivata lunedì al tribunale di Busto Arsizio con una sentenza del giudice Piera Bossi. Si chiude così definitivamente
l’annosa vicenda iniziata 10 anni fa fra la Paolo Lazzaroni & Figli spa e la D. Lazzaroni & C spa (allora con diversa proprietà rispetto all’attuale) relativamente al corretto utilizzo di marchi e di confezioni.
Una sentenza che probabilmente pone la definitiva parola fine a quella che era nota come "guerra degli amaretti".
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