L’Italia è un Paese in cui, purtroppo, regna la corruzione, e lo dimostrano le classifiche internazionali circa la diffusione di questa piaga. E’ un Paese in cui, purtroppo, i parlamentari e i consiglieri regionali guadagnano molto più di quanto guadagnino i loro colleghi all’estero, e lo dimostrano le classifiche internazionali. Tutto questo perché per gli Italiani, purtroppo, conta di più andare in giro con l’auto fuoriserie piuttosto che con la testa alta, conta di più avere la villa al mare che non la coscienza pulita. E’ così per i politici, per i corrotti ed è così per noi italiani, perché la pasta di cui siamo fatti è la stessa.
Orbene, vi ricordate il gran caos che si fece prima delle elezioni politiche, perché i parlamentari guadagnavano troppo? Fiumi di inchiostro, promesse ovunque di tagliare stipendi e portaborse. Ebbene, che cosa è stato fatto? Nulla. Semplicemente non se ne parla più sui giornali e su Facebook, e allora sembra che tutto vada bene così.
E la corruzione? 735 giorni fa Pietro Grasso, presidente del Senato, ha presentato una proposta di legge seria e forte per combattere davvero questa piaga. Credete che il Parlamento l’abbia approvata? No, certo che no! E’ rimasta impantanata perché, probabilmente, sono troppi i politici corrotti e dunque non hanno interesse a farla andare avanti. Anzi, qualche anno fa hanno approvato una legge che riduceva gli anni per far cadere in prescrizione in reato di corruzione! E noi non diciamo niente, e a noi va bene così. Forse siamo davvero tutti della stessa pasta.
Piero Uboldi