A confermarlo è stato Alessandro Russo, presidente di del Gruppo Cap (Consorzio Acque Potabili), la nuova Casa dell’Acqua è stata donata al Comune di Bollate dal Gruppo Cap, che si occuperà anche della manutenzione straordinaria. Della manutenzione ordinaria, invece, se ne dovrà occupare interamente il Comune.
Come ha affermato l’assessore Grassi “questi costi si aggirerebbero intorno ai 14 mila euro all’anno”, una somma che potrebbe essere coperta, mettendo a pagamento, due centesimi circa al litro, l’erogazione dell’acqua gasata.
Ma le Case dell’Acqua, come ha affermato Alessandro Russo, sono state pensate per convincere i cittadini che l’acqua erogata è la stessa che scorre nelle loro case: entrambe buone e potabili, poiché provenienti dalla stessa falda.
Non si tratta tanto di un servizio gratuito offerto dal Comune, quanto un messaggio mirato al consumo dell’acqua che sgorga direttamente dal rubinetto, evitando così accumulo di plastica e vetro.
Martina Vodola