“Gli Italiani sono razzisti, perché quando ti fermi a chiedere un’informazione o quando entri in un negozio, se vedono che sei straniero, ti accorgi che molti assumono un atteggiamento distaccato, quasi infastidito”. Questa frase me la sono sentita ripetere molte volte, purtroppo, da persone straniere che vivono nella nostra zona: con chi è “diverso” da noi, distaccati, quasi ostili, tutto il contrario del calore italiano così famoso nel mondo.
Chi viene a vivere in Italia non da turista ma per lavorare resta stupito: crede di andare in un
Paese di gente amichevole, invece si trova in un Paese che spesso sembra nemico. E così parecchi stranieri ci bollano come razzisti. Ma gli Italiani sono davvero razzisti? Secondo me no, noi non siamo razzisti, ma siamo terribilmente classisti: se vediamo un arabo barbuto
camminare per strada, molti di noi la guardano con arabo lo vediamo scendere
da una lussuosa limousine, pensiamo sia un petroliere e il nostro atteggiamento cambia completamente.
Se una ragazza dell’Est entra in un negozio, spesso i negozianti la guardano con sospetto, ma se entra col marito italiano, cambia tutto. Se accanto a casa vostra arriva
a vivere un giapponese, lo accogliete cordialmente, ma siete sicuri di fare lo stesso se è un vietnamita?
Insomma, l’Italiano non guarda alla razza, guarda al
portafogli: non siamo razzisti, siamo classisti, ma non c’è
proprio nulla di cui vantarsi.
Piero Uboldi