Dei cantieri che sembrava dovessero partire da un momento all’altro per ora neanche l’ombra, ma arriveranno a breve, e con questa certezza si attende, un giorno sì e l’altro anche, quando passando per la via De Gasperi lo sguardo si perde tra le due distese di verde che per anni il Comune di Senago ha cercato di difendere.
Invano, quelle aree non appartengono già più a Senago e ai senaghesi. Lo scorso venerdì infatti è avvenuta ufficialmente l’immissione in possesso dei terreni che saranno interessati dall’intervento, espropriati da Aipo e di fatto occupati per la costruzione di un’opera di pubblico interesse.
Quell’opera definita talmente prioritaria da dover essere realizzata per prima nell’ambito del progetto complessivo che vedrà invasi di contenimento per le esondazioni del Seveso anche a Lentate sul Seveso, Paderno Dugnano e Varedo (nell’area ex Snia) ed al Parco Nord.
“Senago continua a dire No alle Vasche – ha ribadito il sindaco Lucio Fois – è un’opera troppo impattante per quella che è la realtà del nostro comune. Un invaso da circa 140mila metri quadri, le dimensioni sarebbero quelle di una ventina di campi da calcio”.