La macchina del terrore che sta insanguinando l'Europa e il Medio Oriente si sta avvicinando sempre di più alle nostre vite. L'attentato di Nizza, terrificante nella dinamica e sconcertante nella semplicità di esecuzione, non solo è avvenuto a pochi chilometri dal confine italiano, non solo ha visto morire sette nostri connazionali, ma per la prima volta ha portato il lutto direttamente nella nostra zona, dato che due delle vittime avevano vissuto a lungo nei nostri comuni e qui si erano addirittura conosciute e sposate.
Insomma, quello che all'inizio sembrava un fenomeno lontano da noi, ormai si fa sempre più vicino e pressante. E' proprio questo l'obiettivo dei terroristi islamici: non farci vivere tranquilli, farci sentire sempre la paura dietro l'angolo. Per ora ci stanno riuscendo: ormai se, camminando per strada, anche per le nostre strade, vediamo una valigia abbandonata su un marciapiede, pensiamo subito a una bomba, e questo fa capire il livello di ansia a cui siamo arrivati.
Ma la domanda che mi pongo è un'altra: oggi l'obiettivo dei terroristi è non farci vivere tranquilli, però questo è un obiettivo intermedio. Qual è in realtà l'obiettivo finale dei terroristi islamici? Sottometterci al Corano? E siamo sicuri che sia l'obiettivo solo dei terroristi? Queste sono le domande su cui riflettere, pensando alle nostre future generazioni.
Piero Uboldi