Ecco, come si legge nell’ordinanza affissa all’albo pretorio, le opere realizzate “in assenza del permesso a costruire: 16 moduli prefabbricati, completi di impianti tecnologici, a uso dormitorio, ufficio e servizi igienici; trasformazione edilizia di stalle in ambienti pluriuso attrezzati con cucina collettiva, con permanenza di persone; trasformazione della casa colonica (due alloggi per salariati addetti all’agricoltura e ufficio di pertinenza aziendale) in dormitorio”.
Per adesso il sindaco Lorenzo Guzzetti preferisce non rilasciare dichiarazioni. Ma è probabile che fra oggi e domani venga emanata un’altra ordinanza di sgombero, essendo stati riscontrati abusi edilizi. Ma la proprietà dell’immobile e la cooperativa che gestisce il centro potranno rivalersi ricorrendo al Tar o al Presidente della Repubblica.
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