L’attività si è sviluppata attraverso lo studio e l’applicazione di un’innovativa “analisi di rischio” che traendo origine, tra l’altro, dalla consultazione analitica delle fonti aperte, ha permesso di individuare svariate centinaia di plichi contenenti sostanza stupefacente e in molti casi si è proceduto a seguire passo dopo passo la spedizione fino al destinatario finale.
In particolare, per quel che concerne i sequestri di KHAT (un’essenza naturale costituita dalle foglie del Catha Edulis, un arbusto originario delle regioni orientali dell'Africa), il tutto trae origine da un maxi sequestro operato all’aeroporto di Zurigo dalle locali Autorità doganali nella primavera del 2015.
L’attività permetteva di intercettare complessivamente oltre 100 spedizioni provenienti dall’Etiopia e dirette sull’intero territorio nazionale, con la città di Roma principale meta di destinazione dello stupefacente, per un totale di oltre 1.300 kg di sostanza sequestrata, rappresentando in tal modo il secondo più importante sequestro di khat al mondo operato in ambito aeroportuale.
In un singolo caso si è provveduto ad effettuare una consegna controllata nella città di Torino e nell’ambito della stessa sono stati sequestrati quasi nove chilogrammi di stupefacente ed è stato tratto in arresto un cittadino etiope.
Nel corso dell'indagine, veniva inoltre accertata l’esistenza di un flusso di marijuana proveniente dal Canada, rotta non tradizionale né convenzionale e diretto prevalentemente nel territorio vicentino.
L’aspetto più significativo del fenomeno, è rappresentato dal peculiare canale di approvvigionamento della sostanza: il c.d. “Deep web”, ossia una parte di web “sommersa” in cui vengono svolte tantissime attività (la maggior parte delle quali illegali) e dalle modalità con cui veniva acquistato lo stupefacente, ovvero attraverso il ricorso all’utilizzo di bitcoin, la più nota e più diffusa “criptovaluta” esistente.
Si tratta di uno dei primissimi casi a livello nazionale in cui è stato accertato l’acquisto di sostanze stupefacenti attraverso la darknet e mediante il pagamento in bitcoin e per tale motivo, in una seconda fase di “approfondimento operativo” si è proceduto, tra l’altro, alla chiusura di alcuni siti utilizzati per il traffico clandestino di stupefacenti.
Nel corso dell’operazione una particolare attenzione è stata inoltre dedicata alle droghe sintetiche ed in poco tempo è stata constatata l’esistenza di un notevole flusso di sostanze stupefacenti di questa tipologia dai paesi considerati a rischio (paesi dell’Est-Europa, Spagna, Cina).
Un caso, invece, emblematico per quanto concerne l’abilità e la fantasia dei corrieri è quello che ha visto protagonista una spedizione postale proveniente dalla Colombia e destinata ad un cittadino italiano, un cinquantaduenne residente ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo.
Ad insospettire le Fiamme Gialle in servizio all'aeroporto internazionale di Malpensa, è stato infatti il contenuto della spedizione stessa, costituito da 3 libri con copertina rigida, uno dei quali presentava al suo interno pagine intrise di sostanza stupefacente di tipo cocaina per un peso complessivo di 1,620 Kg. L’attività proseguita con la consegna simulata del pacco al destinatario, si è conclusa con l’arresto del reale destinatario della spedizione, un cinquantaduenne di professione collaboratore scolastico presso una scuola paritaria del bergamasco.
Durante il periodo dell’operazione il rinvenimento più singolare è stato quello relativo a 200 munizioni militari calibro 5.56 Nato utilizzate per il famoso fucile d’assalto americano “M16” abilmente occultate all’interno di una cassa da stereo e che sono state scovate grazie ad una scansione effettuata con apposito apparato radiogeno che ha fatto emergere la presenza di materiale sospetto, ben occultato all’interno di una spedizione partita dal Messico e diretta in Papua Nuova Guinea.
L'operazione di servizio appena conclusa conferma l’impegno della Guardia di Finanza di Malpensa a tutela dei cittadini, per il contrasto ad ogni forma d'illegalità con un particolare riguardo alla lotta al traffico di sostanze stupefacenti.