IL QUESITO Chi si recherà al voto dovrà rispondere Sì o No (oppure scheda bianca) ad un preciso quesito: “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116 terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”.
DOVE SI VOTA Per votare domenica occorre andare nel solito seggio in cui si va a votare per le elezioni comunali o politiche e per tutti i referendum nazionali: stesso seggio e stessa sezione. Non occorre portare al seggio la tessera elettorale, questa serve solo per sapere in che sezione si deve votare. Chi l’avesse smarrita e non ricordasse il numero del suo seggio, può chiederlo direttamente in comune. Per votare serve invece avere un documento valido.
IL VOTO ELETTRONICO La curiosità di questo voto è che, per la prima volta, in Lombardia non si voterà con la classica scheda, ma con un “tablet” che si troverà già in cabina: una volta entrati, il presidente del seggio attiverà il tablet, il cittadino votante dovrà mettere solo un dito su “Sì” se vuole più autonomia, oppure su “No” se non la vuole, oppure su “Scheda bianca” se non vuole esprimersi. Poi comparirà una seconda schermata sul tablet in cui si dovrà premere “Vota” per confermare il voto espresso, oppure “Cambia” nel caso si sia commesso un errore e si vuole rifare il voto. Ma si può rifare il voto solo una volta.
LO SCRUTINIO Il vantaggio del voto elettronico è che alle ore 23 e 1 minuto si potrà già sapere immediatamente l’esito del voto, inclusa l’affluenza alle urne, con scrutinio immediato. Lo stesso referendum si svolgerà anche in Veneto, ma lì ci sarà il voto tradizionale su scheda per cui in Veneto l’esito del voto si saprà solo nella nottata.