Dopo avere accertato la presenza del metallo killer in una tisana, ora gli inquirenti hanno individuato anche il presunto responsabile di ben 3 morti legate all’ingestione della pericolosa sostanza.
Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Desio hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Monza, che ha integralmente accolto la richiesta della Procura della Repubblica brianzola, nei confronti di Mattia Del Zotto, nipote delle vittime, ritenuto responsabile del triplice omicidio dei nonni e di una zia paterni, deceduti il 2 e il 13 ottobre scorsi presso l’ospedale di Desio, per avvelenamento dovuto all’ingestione di solfato di tallio.
Al 27enne viene contestato anche il tentato omicidio di ulteriori 5 persone (nonni materni, marito della zia deceduta, altra zia e badante dei nonni paterni).
La vicenda aveva assunto i contorni del mistero dopo la morte della prima vittima, la 62enne Patrizia Del Zotto, ricoverata in coma all’ospedale di Desio insieme alla sorella di 58 anni. Tra le ipotesi iniziale anche quella di un possibile avvelenamento conseguenza degli escrementi di piccione accumulatisi nella casa delle vacanze, nelle campagne di Santa Marizza di Varmo (Udine), dove le due donne avevano soggiornato insieme. Ma il 2 ottobre scorso era deceduto anche il padre di Patrizia, Giovanni Battista Del Zotto. A quel punto si è iniziato a ipotizzare l’ingresione di cibo o acqua contaminata.
Il 13 ottobre è morta anche la mamma di Patrizia Del Zotto, l’87enne Maria Gioia Pittana.
I sintomi del malessere avevano riguardato, oltre alla sorella 58enne di Patrizia, anche il marito e la badante della famiglia, tutti ricoverati all’ospedale di Desio.