Quasi 600 persone si sono messe in fila per visitare gli scavi interni all’antico oratorio dei Santi Ambrogio e Caterina, dove sono iniziati i lavori per il risanamento dei muri e la creazione di un vespaio volto a migliorare la conservazione degli affreschi.
Si tratta di un intervento avviato dalla Parrocchia Santi Quirico e Julitta, proprietaria dell’immobile, in collaborazione con la Soprintendenza dei beni culturali, che ha un costo preventivato di 150mila euro, di cui 26.250 euro di contributo regionale a fondo perso, 78.750 euro di contributo regionale da restituire in 10 anni e 45.000 euro che si conta di poter finanziare attraverso sponsorizzazioni dirette di privati, imprese, aziende, associazioni, fondazioni.
Un appello in questo senso è stato lanciato dalla parrocchia a tutti i solaresi e a quanti hanno a cuore questo gioiello ricco di storia e di arte.
Per far meglio comprendere l’importanza dei lavori in svolgimento e soprattutto l’eccezionalità delle scoperte, sono state organizzate delle visite guidate, rese possibili grazie alla disponibilità dall’archeologo Alessandro D’Alfonso che sta seguendo i lavori.
Così domenica, per l’intera giornata, sono state organizzate le visite con la collaborazione dei volontari dell’Associazione Amici Oratorio Santi Ambrogio e Caterina.
Un’iniziativa che ha riscosso un successo sorprendente a dimostrazione dell’interesse e dell’affetto di tanti solaresi e non solo, per questa piccola ed antica chiesetta.
Durante gli scavi sono state trovate al centro del pavimento due tombe, contenenti resti umani, non è ancora chiaro quanti e chi siano le persone sepolte. Un ulteriore scheletro umano, probabilmente di un giovane, è stato trovato a ridosso di un muro perimetrale, con accanto due teschi.
Sono state inoltre rinvenute le fondamenta di una chiesa precedente, che risalirebbe ad almeno un secolo prima rispetto all’attuale, databile quindi intorno al 1300.
Le scoperte di questi giorni, aprono a nuove interpretazioni storico-artistiche sugli affreschi ospitati dall’antica chiesetta, come quelle che potrete leggere sul nuovo numero de “il notiziario” in edicola da domani.