L’unione europea sembra proprio decisa a mettere un limite (reale) all’eccesso di velocità con le auto. Insomma, che voi abbiate un’utilitaria o una supe-car non importa. Tutti saremo costretti, forse, a viaggiare alla stessa velocità.
Una proposta di legge, ora all’approvazione del parlamento europeo, chiede infatti l’applicazione anche sulle automobili private del limitatore automatico di velocità.
In più la “scatola nera” e i sensori per pedoni e ciclisti, mentre per i mezzi pesanti saranno obbligatori dispositivi per aumentare la visibilità esterna al conducente.
Questo per limitare i danni a terzi e tutelare l’utenza più debole.
Se la legge dovesse passare, come la prenderebbero gli italiani?
Siamo sinceri: noi italiani siamo tra i popoli più indisciplinati alla guida.
E soffriamo anche della sindrome del “dottor Jekyll e del signor Hyde”.
Uomini e donne educatissimi/e nella vita, quando sono alla guida si trasformano: pedoni e ciclisti sono un’inutile ingombro. Le strisce pedonali un’invenzione degli Ufo, le precedenze praticamente non esistono.
Mettere la freccia? Non sia mai, si rischia la cancrena al dito.
Superare a destra in autostrada è un diritto, anche quando si potrebbe farlo a sinistra.
Insultare il conducente dell’auto davanti alla nostra perchè si ferma per fare attraversare un pedone, o perchè non passa col semaforo giallo? E’ uno sport nazionale.
Chi di noi non ha mai fatto una di queste cose?
Viene in mente una vecchia e famosa canzone di Bruno Lauzi: “La tartaruga
un tempo fu, un animale che correva a testa in giù; come un siluro filava via, che ti sembrava un treno sulla ferrovia; ma avvenne un incidente, un muro la fermò,
si ruppe qualche dente e allora rallentò”.
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