Molti di noi si sono dispiaciuti di tale situazione, ma solo perché abbiamo la memoria corta, se no ci saremmo inginocchiati durante la pioggia a baciare il terreno e ringraziare Dio.
Sì, perché tutti abbiamo rapidamente dimenticato che nei precedenti cinque mesi, da dicembre ad aprile, non aveva piovuto praticamente mai o quasi. Eravamo sulla soglia della siccità!
E scherzare con la siccità è da incoscienti, perché è un problema con cui, a causa dei cambiamenti climatici, dovremo fare i conti sempre più spesso.
Per il momento chi ne sta soffrendo sono il Sudafrica (che ha un clima mediterraneo come il nostro) e l’Australia.
In Sudafrica la siccità ha colpito Città del Capo ed è durata ben due anni, concedendo una tregua solo un anno fa.
Pensate che il governo, per risparmiare acqua, ha dovuto imporre regole ferree, del tipo che l’acqua per farsi la doccia doveva essere recuperata e riversata nello sciacquone del water, per lavarsi i denti si doveva usare solo una ciotola d’acqua (da riversare poi anch’essa nello sciacquone) e andava salvata perfino l’acqua con cui si lavavano le pentole.
In Australia, invece, la siccità c’è adesso e non si sa quando finirà. Nei giorni scorsi a Sidney è stato proibito lavare le auto e riempire le piscine, mentre i giardini si possono innaffiare solo in alcune ore del mercoledì e del sabato.
Ringraziamo il cielo ogni volta che piove, perché questa gioia potrebbe non durare a lungo.
Piero Uboldi