L’azione è stata condotta da diverse pattuglie del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, che hanno raggiunto la zona indicata come zona degradata e interessata dal fenomeno dello spaccio di droga soprattutto ad opera di pusher stranieri.
I poliziotti hanno passato al setaccio le vie intorno alla stazione concentrandosi soprattutto su alcuni esercizi pubblici, luoghi di aggregazione di persone sospette.
Proprio in uno di questi, un bar non lontano dall’ingresso dello scalo ferroviario, tra gli avventori è stato notato, perché particolarmente nervoso, un uomo poi identificato come un trentanovenne marocchino con permesso di soggiorno scaduto e precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti.
Sottoposto a perquisizione personale, in una tasca del giubbotto aveva tre pezzi di hashish per un totale di circa 20 grammi e, sul cellulare, messaggi chiaramente finalizzati ad appuntamenti per scambi illeciti.
A quel punto gli agenti hanno ritenuto opportuno procedere anche alla perquisizione del domicilio, che però lo straniero non ha voluto rilevare.
In aiuto ai poliziotti è venuta la tecnologia perché, grazie al programma “maps” del cellulare si è risaliti ad un indirizzo di Gerenzano e quindi a un appartamento che è stato aperto proprio con le chiavi che il trentanovenne teneva in tasca.
Lì, sotto la sella di un ciclomotore sono stati recuperati altri 25 grammi di hashish e in una scarpa, tra la suola e il plantare, un panetto di “fumo” di circa 100 grammi.
Ai polsi del marocchino sono scattate le manette per la flagrante detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Il bilancio della complessa attività svolta ha consentito di identificare 40 persone e di passare al setaccio alcuni locali pubblici, frequentati da persone con pregiudizi di Polizia.