E’ il racconto di una élite studentesca chiusa nella sua cerchia dorata dell’istituto per futuri manager Las Encinas, impenetrabile da chi non è riccone e pertanto non ne fa parte. A rompere questa regola sono tre giovani che hanno ottenuto una borsa di studio come risarcimento per il crollo di una scuola pubblica costruita male. Le vicende, raccontate in otto episodi, seguono l’omicidio di una studentessa che – suo malgrado – ha sconvolto le vite dei compagni di classe.
ELITE non è solo un giallo né si può classificare fra le storie teen (anche se puntellata di qualche caduta di stile, soprattutto nelle scene di sesso a volte scontate): è anche una storia per adulti, perché fa riflettere sul ruolo dei genitori (spesso indifferenti ai figli che prendono cattive strade) e su temi quali l’accettazione dell’omosessualità, il razzismo, il bullismo, l’abuso sessuale, la droga e la netta separazione fra classi abbienti e povere. Troppi ingredienti, la pretesa di affrontare troppe questioni solo perché di facile presa e di attualità? Può darsi, ma noi crediamo che siano dosate bene, mai trattate per caso ma affrontate nel modo giusto. Un plauso ai registi, a chi ha curato la fotografia (che nelle serie spagnole è sempre luminosa e piena di colori) e agli sceneggiatori per avere creato una trama coinvolgente: tutto comincia dai sospettati interrogati dalla polizia, per poi raccontare le loro vicende coi flashback fino alla soluzione del giallo.
Curiosità: nella serie troviamo due attori de LA CASA DI CARTA, Jaime Lorente e Miguel Herrán, che confermano qui le loro grandi doti.
Non ci resta che augurarvi buona visione.