Anche le nostre città rispondono ai flash-mob per vincere il coronavirus. In questi giorni si moltiplicano le iniziative e le manifestazioni lampo (ma senza uscire di casa) per affrontare insieme la paura, come successo già in Cina a Wuhan, dove gli abitanti nel bel mezzo dell’epidemia di Covid-19 si facevano forza l’un l’altro affacciandosi dalle finestre per urlare “Wuhan jiayou”, ossia “Forza Wuhan”. Adesso anche l’Italia si trova unita per questi flash mob sonori, grazie al tam tam sui social con gruppi ed eventi intitolati “Applaudiamo l’Italia” e grazie anche al passaparola su Whatsapp.
Il primo flash mob è stato fissato alle 12 di sabato 14 marzo, un lungo applauso per sostenere il lavoro di chi sta lottando in prima linea il coronavirus, come il personale sanitario, i medici, gli infermieri, gli specialisti, ma anche chi continua a fare il proprio dovere come le forze dell’ordine, gli operai e tutte quelle persone che per offrire un servizio alla collettività non possono restare a casa.
In tutti i paesi a mezzogiorno centinaia di persone si sono affacciate ai balconi per applaudire e rendere omaggio a chi combatte in prima linea.