L’episodio, che non ha precedenti ha quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, è accaduto alcuni giorni fa sulla via 4 Novembre a Uboldo, dove la polizia locale stava effettuando un pattugliamento del territorio. A un certo punto gli agenti hanno notato la vettura ferma dopo la cava Fusi, con un maghrebino che parlava col conducente attraverso il finestrino. Quest’ultimo, vista l’auto di pattuglia che si fermava, si è precipitato nel bosco, lasciando i due tossicodipendenti in balia dei vigili.
Alla richiesta di spiegazioni sul perché circolassero, i fidanzati hanno abbozzato una scusa: “Stiamo andando ad acquistare dei farmaci per i miei genitori”, ha detto il guidatore. Peccato che, dai controlli effettuati, si trovavano a 27 chilometri da casa: erano un 39enne e una 38enne residenti a Como.
La polizia urbana ha contestato loro la violazione del decreto, applicando 533 euro di sanzione. I due, visibilmente arrabbiati, hanno garantito che faranno ricorso, ma per i vigili non c’è scusa che tenga: hanno pure precedenti legati al mondo della droga.