Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la nuova legge per le Guardie ecologiche volontarie, provvedimento che interesserà anche il Parco delle Groane.
E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la nuova legge che disciplina l’attività delle Guardie Ecologiche Volontarie (Gev).
La revisione si è resa necessaria per aggiornare una normativa risalente al 2005, raccogliendo così le esigenze manifestate dagli enti organizzatori del servizio volontario di vigilanza ecologica.
Le guardie ecologiche volontarie, attualmente poco meno di 2mila, sono cittadini che svolgono, senza compenso, un’attività volta alla tutela del territorio.
La loro funzione è un ruolo non repressivo di vigilanza, prevenzione, segnalazione e informazione.
Nel nuovo testo è stato introdotto innanzitutto il concetto di tutela della biodiversità, oggi ritenuta di primario interesse dalle normative europee, nazionali e regionali”.
Nella legge si prevede esplicitamente la funzione di divulgazione di buone pratiche per il rispetto e la cura dell’ambiente e per la promozione della sostenibilità ambientale.
E’ stata anche sottolineata l’importanza della cooperazione delle guardie volontarie con i servizi di Polizia locale, con le guardie ecologiche, con l’Arpa e con la Protezione Civile.
Fra le novità relative alla gestione, si introduce il requisito di età (massimo 70 anni) per l’accesso ai corsi di formazione.
La tipologia dei corsi, articolati secondo le direttive regionali, riserva una specifica attenzione alle situazioni di potenziale rischio ambientale e alla “gestione di situazioni che comportano particolare tensione”.
La definizione dei requisiti fisici delle guardie non è più stabilita dalla Regione, ma attribuita agli Enti organizzatori del servizio (gli Enti gestori dei Parchi, le Comunità montane, i Comuni capoluogo e le associazioni fra Comuni) in base alle loro specifiche necessità organizzative.
Le guardie ecologiche onorarie (si può chiedere tale qualifica dopo 10 anni di servizio continuativo) potranno continuare la loro funzione di collaborazione e supporto fino al compimento di 85 anni d’età. Il monte ore dovuto dalle guardie per mantenere il loro “incarico” sarà inoltre calcolato su base annua e non mensile, venendo così incontro alle esigenze organizzative dei volontari.
E’ stata poi istituita formalmente una giornata dedicata alle guardie ecologiche volontarie (all’organizzazione dell’evento si dedica uno stanziamento di 30mila euro annui) e una Consulta di servizio (che comporta un impegno di spesa massimo di 5mila euro all’anno) per il confronto tra Regione e Enti organizzatori del servizio di GEV.
I finanziamenti previsti, su base annuale, ammontano a 520mila euro, cui si aggiungono gli impegni per le assicurazioni e la copertura antinfortunistica. Viene introdotta infine anche la clausola valutativa, con cui si prevede che la Giunta presenti una relazione al Consiglio, ogni due anni.
“E’ importante rilanciare il ruolo delle GEV” ha sottolineato l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo “soprattutto quando le guardie ecologiche volontarie vengono concepite come custodi e non come ‘poliziotti’ dell’ambiente e della sostenibilità, con un rapporto di cortesia, disponibilità e correttezza verso i cittadini”.
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