Stefano Benini, direttore della Comunale di Gerenzano, spiega che “al momento non ne abbiamo, dopo che ne avevamo venduta una piccola partita a quel prezzo. Ne abbiamo ordinate 2mila, per altro pagandole in anticipo, annullando gli ordini fatti prima del prezzo imposto a 50 centesimi: siamo riusciti ad acquistarle a 40 centesimi, ma chissà quando arriveranno. La gente non sa che spesso gli autotrasportatori vengono bloccati in dogana e c’è tutta una burocrazia che tarda le consegne”.
La municipalizzata gerenzanese, fino a oggi, coi suoi introiti ha donato 10mila mascherine consegnate alla popolazione dalla Protezione civile e ne ha distribuite centinaia autonomamente (donate dalla Regione). Intanto sono disponibili quelle lavabili, a prezzi che si aggirano sui 5 euro.
La situazione a Uboldo è più o meno simile: pure qui non è possibile acquistare le mascherine a 50 centesimi, ma ci sono . Presto arriverà una partita di pezzi acquistabili a 44 centesimi, ma solo per merito del presidente della municipalizzata, Giovanni Prina, il quale fa l’imprenditore e ha molti contatti esteri: “Sono riuscito a ottenere una fornitura di 10mila pezzi da un rappresentante – rende noto – Le venderemo a 44 centesimi, ma è chiaro che finiranno subito”.
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A Uboldo, proprio con le forniture recuperate da Prina, la Farmacia comunale ha distribuito ben 60mila mascherine, 27mila delle quali donate al Comune perché fossero distribuite gratuitamente alla popolazione.