L’amministrazione del sindaco Gianluigi Cartabia è sull’orlo del baratro: dopo le dimissioni dell’assessore alla Pubblica istruzione Marzia Campanella, questa mattina hanno rimesso le deleghe anche la consigliera Valentina Melis e il vice sindaco Chiara Broli (che rimane però consigliera).
A questo punto gli esponenti di maggioranza (Lega Nord e Gruppo misto), sono sei, esattamente come le opposizioni. Che cosa accadrà? Il sindaco Cartabia si dimetterà? Oppure sarà sostituita Valentina Melis e si tornerà 7 a 6? C’è poi il dilemma delle deleghe: la vice sindaco seguiva Politiche sociali, Sport e Tempo libero. A chi saranno affidati?
Cislago maggioranza in bilico
Al momento non è stata ancora sostituita nemmeno Marzia Campanella. Un fatto è certo: numericamente si è creata una situazione senza precedenti nella storia amministrativa di Cislago.
Intanto fanno discutere le motivazioni delle dimissioni delle due donne di maggioranza. Broli, riferendosi al sindaco, cita “una serie di spiacevoli episodi che purtroppo hanno evidenziato una sorta di insensibilità umana e certamente un’incapacità di mediazione. Tutto questo mi spiace, ancor più, perché resto convinta che in questi anni si siano realizzate molte azioni positive per la nostra comunità. Quello che è avvenuto nell’ultimo consiglio comunale è purtroppo, per me, inaccettabile e ingiustificabile”.
Il riferimento è alla sfuriata di Cartabia nei suoi confronti (“espressioni altamente incivili e offensive”, scrive in una nota Broli) per avere condiviso la proposta dell’opposizione ViviCislago di rinviare la convenzione della scuola materna perché non aggiornata dopo l’emergenza Covid.
Due donne contro il sindaco di Cislago
“In questi anni – afferma l’ormai ex vice sindaco – un elemento ha sicuramente caratterizzato il mio operato, ossia quello di essere sempre in prima linea contro la prevaricazione e la violenza, formulate nelle modalità più diverse. Credo quindi che non ci sia nulla che valga più della dignità e del rispetto di una donna e ci sono dei valori imprescindibili da preservare, che dovrebbero andare al di là dei colori politici. Mi vedo quindi costretta, per rispetto a me stessa, ai valori che esprimo e alla mia famiglia, a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di vice sindaco e a rinunciare a tutte le deleghe affidatemi”. Rimarrà, però, consigliera “per il rispetto che nutro verso i cittadini che mi hanno eletta”.
Parole durissime anche quelle di Valentina Melis, fra l’altro delegata alle Pari opportunità: “Dal giorno in cui mi è stato affidato l’incarico alle Pari Opportunità, mi sono sempre impegnata a difendere i valori di uguaglianza e rispetto nei confronti delle donne e a essere parte attiva nella lotta verso la parità di genere, in ambito sociale. Mio malgrado, in questi anni ho dovuto assistere a numerose occasioni in cui la dignità e il valore delle donne di questa amministrazione è stato calpestato, rinnegata la loro autonomia decisionale, sottovalutato il loro straordinario contributo valoriale e di significato all’azione amministrativa e negata qualsiasi possibilità di dialogo trasversale fra le quote rosa.
Ritengo non sussistano più le condizioni per il proseguimento del mio percorso all’interno di questa amministrazione, avendo perso le motivazioni e la coerenza, la fiducia nei confronti del sindaco e di alcuni miei colleghi, la passione che mi ha permesso di raggiungere alcuni importanti obiettivi”.