Tante volte abbiamo sentito dire che “Gli stranieri fanno i lavori che noi non vogliamo più fare”. E’ vero, ma perché non li vogliamo più fare? Spesso perchè c’è dietro uno sfruttamento vergognoso. Se non lo sapete, ve lo racconto io, però poi, alla fine, non girate la testa dall’altra parte.
Vi racconto la storia di una ragazza straniera che vive nella nostra zona. Cercava lavoro in attesa che il nostro sistema “autarchico” le desse almeno la possibilità di provare a far riconoscere la sua laurea in Odontoiatria. Così ha trovato impiego come “cameriera al piano” in un hotel a 5 stelle in centro a Milano. Sulla carta era tutto regolare, pagata (da una cooperativa esterna) 7 euro all’ora, peccato che ci fosse l’obbligo di rifare perfettamente tre camere in un’ora, impresa impossibile, perché i turisti spesso sono dei maiali.
Entra in una camera e trova il vomito sul letto, in un’altra un gentil turista si è tagliato le unghie lasciandole tutte sulle lenzuola, in un’altra un uomo si è lavato male il sedere lasciando strisce di escrementi sugli asciugamani, in un’altra qualcuno ha fatto la cacca senza degnarsi di far scorrere l’acqua, in un’altra ancora hanno lasciato tutta l’immondizia per terra…
Per rifare alla perfezione una camera con bagno occorrono 40 minuti, non 20, per cui la paga oraria reale (in teoria) è 3,50 euro lorde all’ora. La ragazza ha lavorato per un mese, sei giorni e mezzo su sette dalle 9 alle 17. Ha lavorato 28 giorni e alla fine sapete quanto stipendio ha preso? 390 euro. Lei dopo un mese ha lasciato subito, ma c’è chi non può permettersi questo “lusso”. Qui non è questione di essere comunisti o proletari, è questione di essere onesti: questo è vergognoso sfruttamento che in Italia non dovrebbe esistere.
Piero Uboldi