Secondo la normativa, dovranno essere definiti dei progetti studiati per i bisogni e le esigenze della comunità: cultura, ambito socio-assistenziale, attività artistiche, formazione alla tutela dei beni culturali. I soggetti titolari del reddito di cittadinanza affiancheranno, non sostituiranno i referenti comunali: per un impegno minimo di 8 ore settimanali fino a un massimo di 16.
Il Comune ha individuato coloro che hanno sottoscritto un “Patto per il lavoro o per l’inclusione sociale”: sono 18 quelli che hanno iniziato l’iter per svolgere progetti di pubblica utilità. L’obiettivo è far sì che il loro operato sia effettivamente utile alla cittadinanza, servendo al contempo da contrasto alla povertà.