Nel processo ci sono anche 12 famiglie che si sono costituire parte civile e che chiederanno un risarcimento per il danno subito dai loro figli, anche per questo è stata avanzata una richiesta di sequestro dei beni nei confronti delle due imputate, richiesta su cui il giudice deve ancora pronunciarsi.
La vicenda era emersa in tutta la sua gravità nell’ottobre del 2019, in seguito all’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Desio che hanno utilizzato anche telecamere e microfoni per documentare quanto accadeva in classe. Le due maestre furono subito sospese dall’insegnamento.
Nei filmati raccolti dai carabinieri si vedono bambini costretti a stare seduti per lunghe ore sulla “sedia della riflessione“, così era stata ribattezzata. Altro non era che un castigo fisico da cui pare non riuscivano neppure a muoversi. Secondo il gip che ha deciso per il rinvio a giudizio sono “conferme della consapevolezza e della intenzionalità dei comportamenti maltrattanti” a cui ora le due maestre devono rispondere.
Tra le accuse rivolte alle due maestre, anche quella di rubare dai cestini delle merende dei bambini.