La Medical Detection Dogs Italy è una onlus, con sede a Novate Milanese, che si occupa di ricerca sull’olfatto canino come metodo per l’individuazione dei tumori, in specifico quello ai polmoni.
Questa patologia, così come altre, rilascia infatti nell’organismo delle particelle che i cani, grazie al loro olfatto finissimo, possono identificare.
La precisione in base alle ricerche fin qui effettuate si aggira tra il 95 e il 98 per cento, con la logica deduzione che questa possibilità, all’avanguardia e per nulla invasiva, avrebbe delle ripercussioni importanti in termine di precocità di diagnosi e trattamento.
Aldo La Spina, Direttore tecnico ed educatore cinofilo, si è formato in Inghilterra dove la MDDI ha la casa madre: il metodo è giunto in Italia grazie ad un progetto di ricerca dell’università di veterinaria di Milano e dello Ieo (Istituto Europeo Oncologico).
I cani impiegati sono animali domestici, i padroni li accompagnano nei laboratori nei quali gli amici a quattro zampe lavorano per circa trenta minuti. Il livello dello stress è quindi ridotto al minimo.
Nel periodo della pandemia il centro novatese ha quindi ipotizzato, sull’onda della sperimentazione applicata in numerosi aeroporti del mondo, che si potesse utilizzare lo stesso metodo anche con il Covid: uno screening di massa, un aiuto in più da poter dare e soprattutto un’ottima modalità di fare prevenzione.
I cani possono infatti riconoscere campioni di virus non attivo attraverso il sudore. Al momento non vi sono studi scientifici che ne attestino la validità, ma i risultati si sono rivelati attendibili al 95 per cento (su campioni di saliva inattivata).
Chi fosse interessato alle numerose attività del centro di Novate che vantano, oltre alla sperimentazione sull’olfatto da impiegare con la diagnosi delle malattie, anche servizi quali la riabilitazione fisiatrica, la formazione professionale, la “pet therapy” e il nuoto per cani in una piscina riscaldata, si può collegare a questo sito o al sito del Centro cinofilo europeo qui.