Zona gialla, zona arancione, zone rossa. Il futuro della Lombardia nelle prossime settimane appare incerto e confuso. Negli scorsi giorni, si è parlato della possibilità di mantenere la Lombardia in zona arancione per il mese di gennaio, con i weekend in zona rossa. Una della cause possibili di questo inasprimento arriva dai giorni dello shopping natalizio, quelli tra il 7 e il 23 dicembre, che hanno portato poi al Decreto Natale.
I dati del contagio purtroppo darebbero ragione a questa decisione. In tutta l’area Metropolitana di Milano, ad esempio, è possibile notare un “appiattimento” della curva dei contagi assoluti nel passaggio da novembre a dicembre ma una sua lieve crescita nei giorni a ridosso delle festività natalizie. Invece, resta sempre alto il numero dei decessi.
Prendiamo il caso di Bollate. Il professore Simone Sarti, bollatese e docente di Metodologia della Ricerca Sociale all’Università Statale di Milano, ha elaborato la 6^ serie di grafici relativi ai decessi, ai ricoverati e ai positivi COVID-19 dei bollatesi. Cosa si nota da questi grafici? Si nota, ad esempio, che dopo una progressiva diminuzione dei casi giornalieri di covid a Bollate, con i numeri che si sono mantenuti sotto le 50 unità dall’8 dicembre in poi, il 29 dicembre si registrano quasi 100 nuovi positivi. Per quanto riguarda i decessi invece, i numeri di dicembre sono molto preoccupanti: dall’1 dicembre all’1 gennaio, i morti per covid a Bollate sono passati da 74 a 104, un aumento di 30 unità, rispetto ad un mese di novembre che ha visto 28 bollatesi deceduti. Purtroppo l’andamento in crescita dei decessi dall’inizio di settembre non sembra voler arrestarsi. In progressiva discesa invece il numero dei ricoverati.
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