Altri 100 giorni di limitazioni per fermare la terza ondata di Covid. Su questo obiettivo si lavora al nuovo Dpcm che potrebbe vedere luce giovedì 14 gennaio. Il punto di partenza è il documento stilato dalla “cabina di regia” della direzione sanitaria facente capo al Ministero della Salute, al termine della riunione dell’8 gennaio scorso.
Si prevede una ulteriore stretta su bar e ristoranti, regole più rigide per le zone gialle e soglie più basse perché scattino le zone arancioni e rosse. Si punta ad alleggerire la pressione sugli ospedali e permettere al piano vaccinale di coprire senza intoppi tutta la popolazione sanitaria e quella più anziana.
Tra le novità ci sono i meccanismi automatici di classificazione del rischio, che farebbero scattare la zona rossa sul parametro dell’effettiva occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
Le anticipazioni sul nuovo provvedimento del presidente del Consiglio prevedono quindi la conferma delle tre fasce di rischio, con regole più dure per scoraggiare gli assembramenti.
La Zona Bianca
Ma ci sarebbe anche la novità dell’introduzione della zona bianca, accessibile alle regioni che registreranno un indice Rt sotto lo 0,5. Un livello che al momento è molto lontano: a livello nazionale è tornato sopra soglia 1 e si dirige verso l’1,2.
Divieti attesi nel nuovo Dpcm
Nel prossimo Dpcm potrebbero quindi entrare:
divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla,
Visite consentite nel proprio comune a parenti e amici limitata a due persone non conviventi a partire dalla zona gialla con deroga per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti per gli spostamenti entro 30 chilometri, ma non nei capoluoghi di provincia;
coprifuoco dalle 22 alle 5;
divieto di asporto per bar e ristoranti dopo le 18, consentendo solo la consegna a domicilio;
weekend con colorazione invariata, ma con chiusura dei centri commerciali.