I primi ad accorgersi sono stati i collaboratori scolastici che lunedì mattina hanno aperto la scuola poche decine di minuti prima dell’inizio delle lezioni. Secondo una prima ricostruzione, i ladri sono entrati nel giardino dell’istituto, poi hanno puntato all’edificio centrale, forzando una porta hanno penetrato la scuola e si sono diretti all’aula al cui interno sono custoditi tutti i computer utilizzati ogni giorno dalle varie classi. Dapprima hanno tentato di forzare la serratura che non ha ceduto, nonostante i colpi ben assestati hanno danneggiato anche il muro.
A quel punto ai ladri non è rimasto altro che tagliare la porta come se fosse una scatola di sardine: si sono creati un buco da cui presumibilmente uno di loro è passato. Una volta all’interno dell’aula ha aperto gli armadi e ha passato uno a uno i portatili facendoli passare da sotto la porta. Una volta finito hanno fatto visita anche all’edificio più piccolo danneggiando un altro infisso. Secondo la prima conta dei danni mancherebbero all’appello almeno 18 pc utilizzati uno per ogni classe non soltanto per la didattica a distanza in questi mesi di emergenza sanitaria. Quei computer erano fondamentali anche per le lezioni in presenza infatti garantivano l’utilizzo della lavagna interattiva multimediale. Purtroppo per la don Milani non è la prima razzia di materiale digitale, anche qualche anno fa è stato fatto un furto simile con un copione non molto diverso.
Simone Carcano