Che la colpa sia della Lombardia o che sia del Governo, è certo che da domani, domenica 24 gennaio, la Regione tornerà in zona arancione.
Dopo una settimana di ingiusta zona rossa, per i lombardi arriva una piccola buona notizia. Non per tutti però: anche in zona arancione, i bar e i ristoranti dovranno rimanere chiusi. Riapriranno invece tutte le attività al dettaglio. Inoltre, sarà possibile girare all’interno del proprio comune senza autocertificazione. Resta il divieto di spostamenti tra Regioni e altri Comuni, se non per ragioni di necessità.
Cosa comporta la zona arancione? I negozi sono tutti aperti; è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze, ma dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili) o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti che vi sono alloggiati.
Non sono invece previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.