Dopo 20 anni nel campo dell’alimentazione, Fabrizio ha deciso di dare vita insieme all’amico Paolo Catturini , a “Squisite Passioni”, una piccola realtà con sede in via Ubaldo Panceri a Paderno Dugnano , con lo scopo di far conoscere le eccellenze della produzione alimentare italiana.
I clienti principali di Fabrizio e Paolo sono proprio i bar e i ristoranti “ si parla sempre di ristoranti e bar, ma ad essere danneggiata da queste chiusure è l’intera filiera che sta dietro al negozio fronte/strada- continua Fabrizio – ci sono, per citarne alcuni, i fornitori di alimenti e bevande, le lavanderie specializzate nella grande distribuzione. Siamo completamenti fermi, in balia delle decisioni della domenica sera. Ma come si fa?”.
Fabrizio è arrabbiato e deluso, la sua categoria, non vede nessuna prospettiva di rilancio, nessun aiuto concreto si prospetta all’orizzonte “ insieme ai colleghi che operano nel campo del turismo, la mia categoria è quella che più di tutte si sta indebitando, e non sento parlare di piani concreti di ripresa; quando, e se ripartiremo- prosegue – lo faremo da indebitati e sarà davvero dura”.
Ma Fabrizio non vuole solo urlare la sua rabbia, ha delle idee chiare e precise “ Innanzitutto, non servono politiche di incentivazione all’assunzione, o meglio, servono, ma più importante è darci un aiuto concreto a garantire un posto di lavoro al nostro organico ed inoltre – continua parlando a nome della sua categoria- detassateci!
Non stiamo chiedendo di smettere di pagare, ma se guardo la mia bolletta della luce, su 1.000 euro in totale, la metà o quasi sono tasse. Fateci pagare 500 euro, aiutateci a non indebitarci”.
Si perché Squisite Passioni non ha chiuso, l’ufficio è aperto, le celle frigorifere non si possono spegnere, le bollette maturano e il delivery ai privati fatica a decollare” io sono il primo che appena posso mi fermo al bar e ordino un caffè, sto in coda al freddo in attesa del mio turno e sempre al freddo lo bevo. Siamo in tanti. Ma la mia categoria può sopravvivere solo grazie alla “ solidarietà” delle persone?” conclude Fabrizio.
Manuela Miceli