Il fare sospetto della donna ha però attirato l’attenzione del personale impiegato che, mentre con una scusa poneva in attesa la donna, ha immediatamente contattato il comando Stazione Carabinieri di Besana in Brianza (MB).
Gli uomini dell’Arma, intuita la situazione che si stava prospettando, si sono subito recati presso quell’ufficio e hanno accertato che sia la carta d’identità rumena che l’attestazione di soggiorno permanente per cittadini dell’UE e il certificato di attribuzione del codice fiscale (ossia i documenti presentati per ottenere il beneficio in oggetto) erano tutti falsi.
Successivamente, accertata la vera identità della donna, i carabinieri hanno proceduto all’arresto contestando alla donna la tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
I carabinieri hanno inoltre denunciato la donna per falsa attestazione e falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale, falsità materiale e altri reati.
La donna è stata quindi accompagnata e trattenuta presso la caserma dei carabinieri di Seregno dove l’indomani si è tenuta l’udienza in teleconferenza di convalida dell’arresto e il contestuale rito direttissimo al termine del quale è stata scarcerata con obbligo di firma e processo rinviato al 25 maggio.
Il minore che accompagnava la donna (con il quale non ha rapporti di diretta parentela), dopo gli accertamenti del caso, è stato affidato ai propri familiari. Nella circostanza l’undicenne è stato trovato in possesso dei reali documenti d’identità dell’indagata.