
Gli Italiani sono un popolo che nel mondo ha un’immagine di gente allegra e simpatica, ma questa immagine io faccio molta fatica a vederla, soprattutto qui dove viviamo noi, nell’area a nord di Milano.
Ricordo che tempo fa, parlando con un amico che si era trasferito all’estero, nella sua semplicità mi raccontava felice: “Qui dove sono adesso puoi andare in giro tranquillo, non devi essere sempre pronto alla rissa, la gente non ti guarda male mentre cammini per strada, invece quando ero in Italia dovevi stare attento, bastava un’occhiata o urtare per sbaglio qualcuno per mettersi subito a litigare…”.
In effetti è vero. Prima della quarta ondata di pandemia ho trascorso un weekend in Spagna a Malaga, che è più a sud di Palermo. Mi immaginavo di trovare una città caotica e pericolosa, invece l’ho trovata piena di giovani che sanno divertirsi più di noi, ma che sono decisamente più educati di noi. Belli, allegri e sorridenti. Loro si godono la vita e la gioventù, da noi tra i giovani vedo tanta tensione, invidia e frustrazione.
Come mai i nostri giovani (e le persone in generale) sono così insoddisfatti? Forse perchè manca il lavoro dignitoso? Perché non c’è educazione civica? Perché le famiglie non sono più quelle di una volta? Non lo so, ma di questo tema non parla nessuno, eppure sarebbe il primo problema da dover affrontare.
Piero Uboldi
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