Stazioni, da Caronno l’appello a Trenord: “Più controlli, telecamere ed help-point”

La sicurezza in stazione, ma più in generale negli scali ferroviari della linea Milano-Saronno, è stata al centro di una mozione approvata dal consiglio comunale di Caronno Pertusella all’unanimità. L’obiettivo è chiedere a Trenord di concretizzare una serie di interventi per arginare il problema dell’insicurezza sui treni e nelle stazioni. Tutto nasce da una proposta dei sindaci, anche se in realtà hanno ancora approvato in pochi la mozione: Caronno Pertusella è fra i primi comuni, nella speranza di stimolare in tal senso tutto il Saronnese e la tratta Milano-Saronno.

Più telecamere e body-cam per il personale dei treni

Si parte dalla necessità di potenziare la videosorveglianza giorno e notte, ma anche dotare di body-cam il personale in servizio sui treni. Si chiedono anche tolleranza zero per le strutture vandalizzate, che devono essere subito riparate, il presidio e la vigilanza a bordo dei treni e nelle stazioni, nonché l’accesso alle banchine soltanto a chi ha il biglietto. Inoltre: più dispositivi help-point e una migliore illuminazione con percorsi sicuri. Si chiedono anche maggiori controlli nei parcheggi e nei sottopassi ferroviari, oltre a una campagna di sensibilizzazione delle forze dell’ordine utilizzando lo strumento del controllo di vicinato.

Escalation di atti di violenza, rapine e teppismi

Sono numerosi gli atti di violenza, rapine e vandalismi commessi sui treni di Trenord e nelle stazioni. L’apice si è raggiunto il 3 dicembre scorso, quando su un convoglio della tratta Milano-Varese una donna ha subito uno stupro e, qualche ora più tardi, in uno scalo ferroviario è avvenuta una tentata violenza nei confronti di altre due ragazze. Senza contare gli atti di bullismo segnalati a Cislago e Gerenzano: bande di adolescenti, dai 12 ai 15 anni, che prendono di mira ragazzi più grandi minacciandoli per farsi consegnare quello che hanno di valore. A ciò si aggiungono gli accoltellamenti, aggressioni di giovani extracomunitari che hanno rischiato di ferirsi gravemente.