La Messa nel mare, con un materassino come altare: è indagato dalla Procura di Crotone don Mattia Bernasconi, giovane sacerdote cresciuto a Cesano Maderno.
Don Mattia, oggi vicario della Parrocchia San Luigi Gonzaga di Milano, ha vissuto a Cesano Maderno con la famiglia dal 2001 fino all’ordinazione sacerdotale avvenuta nel 2013 e ha svolto servizio di volontariato all’oratorio di Binzago.
La scorsa settimana ha vissuto un’esperienza particolare con un gruppo di giovani della sua parrocchia di Milano, coi quali si è trasferito in Calabria per lavorare in alcuni terreni che rientrano tra i beni confiscati alla mafia e gestiti dall’associazione Libera, ideata da don Luigi Ciotti.
Domenica, ultimo giorno di campo, il programma era quello di vivere una giornata di mare prima del rientro a Milano.
Messa nel mare indagato don Mattia di Cesano Maderno
Trovata la pineta occupata da un altro gruppo, il sacerdote con i giovani che lo accompagnavano, ha deciso di celebrare la S.Messa direttamente in acqua, in una zona della spiaggia inizialmente quasi deserta che si è poi pian piano riempita di persone.
Ora il sacerdote, come riferisce Ansa, è indagato per offesa a confessione religiosa.
L’iniziativa del procuratore nascerebbe secondo quando appreso in ambienti giudiziari, dall’esame di articoli e foto apparsi soprattutto sui social che avrebbero arrecato offesa alla religione cattolica.
Intanto, don Mattia Bernasconi ha chiesto scusa. “Vi scrivo poche ma sentite righe per chiedere scusa per la celebrazione di domenica 24 mattina nelle acque del mare di Capo Colonna”. Lo scrive in una lettera pubblicata sul sito della parrocchia di San Luigi di Gonzaga di Milano, don Mattia Bernasconi, vicario della pastorale per i giovani. “Non era assolutamente mia intenzione banalizzare l’Eucarestia né utilizzarla per altri messaggi di qualunque tipo”, aggiunge don Bernasconi.
Sulla sua pagina Facebook intanto, arriva copiosa la solidarietà nei confronti di don Mattia. Sono moltissimi quelli che stanno dalla parte del sacerdote e che difendono la sua iniziativa e che ringraziano il giovane sacerdote per la sua quotidiana testimonianza di fede.
“Chi ti conosce sa quanto amore tu abbia per l’Eucarestia e quanto il tuo cuore sia lontano dalla superficialità” e anche “Don Mattia, eravamo con te prima, lo siamo ancora di più adesso, continua a stare con i ragazzi e aiutali a scoprire la bellezza dello stare con il Signore”.
Questi sono solo alcuni dei tanti messaggi pubblicati in queste ore sul profilo del sacerdote, che conclude la sua lettera di scuse indirizzata per primo all’arcivescovo Mario Delpini con queste parole: “Spero che possiate comprendere le mie buone intenzioni, macchiate da troppa ingenuità, e accettare la mia sincera richiesta di perdono”.
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