Arese, gavettoni esplosi accanto alle fontanelle: “Gli uccelli li scambiano per cibo e li ingeriscono”

L’allarme lo lanciano su internet i rappresentanti del Gruppo ambientalisti volontari di Arese: nei parchi pubblici cittadini, la presenza a terra di gavettoni esplosi rischia di rappresentare un serio problema per gli animali, in primis per gli uccelli, che li scambiano per cibo e ingeriscono la plastica di cui sono fatti.

Gavettoni esplosi vicino alle fontanelle, l’appello dei volontari

Una conseguenza a cui forse non molti prestano attenzione, mentre in questi giorni di calura estiva molti bambini si concedono il divertimento di esplodere gavettoni nei parchi pubblici cittadini. Solo che dopo l’esplosione dei palloncini d’acqua, questi restano a terra e costituiscono un potenziale pericolo per gli animali, a cominciare dagli uccelli. Che – attratti anche dai colori dei rimasugli di plastica dei gavettoni esplosi – finiscono per ingerire il materiale abbandonato, con conseguenze facili da immaginare per la loro salute. 

A lanciare l’appello sono direttamente i membri del Gruppo ambientalisti volontari di Arese, che proprio nelle scorse ore hanno terminato il loro ultimo tour di pulizia dei giardini pubblici cittadini. Riscontrando, come nel caso del Parco della Roggia in via Dei Platini, la presenza di tanti palloncini esplosi, soprattutto a ridosso delle fontanelle dell’acqua. 

I volontari di Arese e i vandalismi nei giardini pubblici

 

Una presenza, quella dei gavettoni esplosi che diventano esche per gli animali selvatici e per gli uccelli in primis, che però si accompagna anche alla presenza di altro materiale. Bottiglie di plastica, contenitori per alimenti e addirittura reti di toelettatura canina vicino a una panchina. Un campionario dell’inciviltà che si aggiunge alla presenza di un altalena rotta e dei rami di un albero spezzati da poco. In questo caso, le segnalazioni agli uffici comunali hanno sortito l’effetto di un pronto intervento sul posto, anche se per la presenza dei gavettoni rotti a terra “chiediamo ai mbini di non lasciarli in giro, ma di metterli nei cestini”, spiegano i volontari. 
Redazione web