Arese, secondo libro per Milena Tavaglini, “Non mi sposo sennò dimagrisco”.
Milena Tavaglini coltiva da sempre una passione per la scrittura, in particolare per la poesia. Risiede ad Arese e per tantissimi anni ha insegnato alla scuola elementare di Santa Maria Rossa a Garbagnate.
Da quando è in pensione ha deciso di prendere in mano tutti i fogli e le agende abbandonate nei cassetti di casa e in cui negli anni ha appuntato poesie e racconti. “La scrittura mi ha sempre accompagnata nella vita, ma tra famiglia, lavoro e problemi vari, non riuscivo a dedicarmi seriamente a questa mia grande passione” ci spiega Milena.
Da poco è uscito il suo libro “Non mi sposo sennò dimagrisco” edito da Porto Seguro, un romanzo autobiografico in cui Milena affronta per la prima volta un tema molto delicato, quello di nascere con una missione ben precisa: prendersi cura del fratello maggiore affetto da disabilità.
“Quando sono nata i miei genitori avevano più di quarant’anni e avevano già un figlio con un grave handicap. I miei genitori, preoccupati del futuro di mio fratello, hanno deciso di fare un altro figlio che da grande avrebbe potuto occuparsi di lui. Io sono nata con uno scopo ben preciso: poter prendermi cura di qualcuno” ci racconta Milena. E così è stato. La donna si è sempre occupata del fratello, deceduto pochi anni fa e dei genitori anziani. La scrittura è stata l’ancora di salvezza di Milena, partendo da questo suo vissuto molto intenso e a tratti molto doloroso ha creato poesie e ora anche un secondo romanzo.
“Mi considero una poetessa, ma credo che un romanzo autobiografico non si allontani troppo dalla poesia in quanto è pur sempre un racconto di sé stessi, un modo per aprirsi totalmente e lasciarsi andare – ci spiega Milena – e io metto sempre tutta me stessa. Nel mio ultimo romanzo affronto un tema delicato, quella della disabilità e voglio portare le persone a riflettere molto su questo. Si parla tanto di bambini e ragazzi con disabilità, ma molto poco delle difficoltà delle famiglie nell’accudire un adulto o un anziano diversamente abile”.
“Le vite dei due fratelli a tratti scorrono parallele, a tratti si allontanano per poi intrecciarsi definitivamente dopo la morte dei genitori fino ai giorni nostri in cui vengono travolte dallo tsunami-Covid mentre Carlo è ospite di una casa di riposo.
Il racconto si dipana tra il 1940 e il 2022, dunque tra anni che sono il simbolo di due poli decisamente destabilizzanti: la seconda guerra mondiale e la pandemia” si legge nel libro di Milena che ha voluto omaggiare l’amato fratello dedicandogli la chiusura del romanzo attraverso una poesia.
Il libro è disponibile nelle librerie e anche su Amazon e in attesa di conoscere le date di presentazione di “Non mi sposo sennò dimagrisco”, chi volesse incontrare Milena può farlo alla biblioteca “Agorà” di Arese; la donna fa infatti parte di un gruppo che recensisce, sceglie e presenta i libri della rassegna aresina “Scrittori a km0”.
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