Lo spietato omicida di Arese è stato condannato anche per truffa.
Come se non bastasse l’ergastolo a cui è già stato condannato in primo e secondo grado, adesso per il ragioniere aresino Andrea Pizzocolo è arrivata anche la sentenza definitiva per il reato di truffa.
L’insospettabile ragioniere era balzato sulle prime pagine di tutti i giornali quando, il 7 settembre 2013, aveva ucciso una prostituta romena per poi fare sesso col suo cadavere e filmare la scena con una videocamera.
Poi aveva abbandonato il cadavere in un campo del Lodigiano, commettendo però l’errore di lasciare con esso un asciugamano preso da uno dei due motel in cui la coppia aveva trascorso la nottata.
Da quell’elemento gli investigatori erano riusciti a risalire prima al motel e poi a lui.
Ma, durante le indagini, era emerso che l’aresino aveva anche truffato l’azienda di Pero per cui lavorava, specializzata in componenti idraulici per ascensori, come contabile, facendo sparire la bellezza di 627mila euro attraverso un sistema di false fatture.
La difesa in sede di appello ha cercato di dimostrare che in realtà il raggiro sarebbe stato ordito dalla dirigenza stessa dell’azienda per eludere il fisco.
Il Pm ha portato invece le prove che il beneficiario finale dei soldi fatti sparire era lo stesso Pizzocolo.
Infine la Corte di cassazione ha creduto all’accusa e martedì ha confermato in forma definitiva la condanna dell’aresino a un anno e cinque mesi di carcere per truffa.
Che vanno ad aggiungersi, ovviamente, alla condanna all’ergastolo già espressa in primo e secondo grado, per la quale si attende ancora la definitiva parola della Cassazione.
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube