Caldo, inquinamento fase solare, quali relazioni ci sono ? Lo spiega l’astrofisico di Bollate, Paolo Ferri.
La siccità e il riscaldamento globale, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.
Anche i più scettici possono salire sulle Alpi e farsi indicare dai valligiani dove arrivavano i ghiacciai fino a pochi anni fa e quanto si sono ritirati: è impressionante vedere quanto si sono ridotti, soprattutto negli ultimi anni.
In molti sostengono che questa situazione sia colpa dell’inquinamento e così l’Europa corre ai ripari (o almeno tenta di farlo) eliminando tra 12 anni e mezzo la produzione di auto a combustione, per produrre solo auto elettriche.
Un grosso rischio, perché, come sostiene (tra gli altri) il direttore del Sole 24 Ore, ci legheremo mani e piedi alla Cina, che tra l’altro è il più grande inquinatore al mondo insieme all’India.
La Cina inquinerà di più per produrre le componenti delle auto elettriche per far inquinare meno l’Europa. Speriamo almeno che il “saldo” sia positivo.
Caldo e inquinamento la parola all’astrofisico di Bollate
Ma c’è una domanda a cui gli scienziati non sanno dare ancora una risposta concorde: il riscaldamento globale di questi anni è dovuto all’inquinamento o è dovuto a un’intensa attività del Sole?
O, se è dovuto a entrambi, in che percentuale pesano l’uno e l’altro?
Noi abbiamo posto la domanda a un bollatese di cui abbiamo scritto spesso, poiché è uno dei massimi astrofisici al mondo, ed è colui che ha guidato la missione più importante mai pensata dall’Uomo per studiare il Sole.
Ovviamente parliamo del professor Paolo Ferri.
Chi più di lui ci può dare una risposta imparziale e veritiera, non condizionata da interessi economici?
La domanda che gli abbiamo posto è la seguente: professor Ferri, secondo lei, questo periodo di clima sempre più caldo è legato solo a un fattore di inquinamento del pianeta o è dettato anche da una particolare fase solare?
Se davvero stiamo vivendo una fase di forte riscaldamento solare, secondo lei sta incidendo di più questo fattore sull’aumento delle temperature o il fattore principale resta comunque l’inquinamento?
Sul rapporto tra caldo, inquinamento e fase solare, risponde l’astrofisico di Bollate
“Riguardo alla sua domanda – ci spiega Ferri con molta onestà intellettuale – è una questione complicata e non c’è una risposta diretta.
Il Sole è una stella molto stabile, almeno da qualche miliardo di anni, ma ha variazioni periodiche di attività (il ciclo di 11 anni) e anche secolari”.
“Purtroppo lo studiamo da troppo poco tempo per poterne sapere di più, ma è praticamente certo che queste piccole variazioni di attività hanno un’influenza sul clima terrestre.
Il problema è che non si conoscono ancora bene i meccanismi di interazione tra la variazione dell’attività solare e l’ambiente che circonda la Terra, cioè la magnetosfera e l’alta atmosfera”.
“I processi di trasferimento di energia tra il vento solare, il campo magnetico del Sole e la nostra atmosfera, dove avvengono i fenomeni meteorologici, sono estremamente complessi e non esistono ancora modelli affidabili”.
Caldo: l’inquinamento ha inciso
“Una cosa però è sicura, indipendentemente dall’influsso variabile del Sole che esiste e non è controllabile. Per il caldo, secondo l’astrofisico, l’inquinamento ha inciso.
“Negli ultimi due secoli abbiamo aggiunto i risultati delle nostre attività sulla Terra, che creano gas-serra come l’anidride carbonica e il metano, che stanno riscaldando l’atmosfera”.
“Questi effetti sono misurabili e dimostrabili, e in questo momento stanno causando da soli un aumento continuo della temperatura del pianeta, e specialmente degli oceani e dell’atmosfera, con le conseguenze che stiamo cominciando a soffrire di persona”.
Insomma, le fasi solari hanno sicuramente effetti sul clima terrestre, ma nessuno è in grado di misurarli, però la cosa certa è che dobbiamo assolutamente inquinare meno.
Parola di un astrofisico di cui possiamo fidarci.
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