Cormano: al via il piano di riduzione dell’inquinamento acustico.
Una città più silenziosa e protetta dai rumori. Il sindaco, Tatiana Cocca, e il suo vice Sergio Seregni stanno mettendo a punto un piano di protezione acustica del territorio di Cormano.
“Il nostro obiettivo – spiega Cocca – è proteggere i quartieri residenziali e gli edifici pubblici da un aspetto che più di tanti contribuisce ad abbattere la qualità della vita: il rumore. Un nemico insondabile e al quale troppo spesso non facciamo nemmeno più caso, ma assai pericoloso per il nostro benessere”.
Il piano ha richiesto uno studio approfondito e inedito di tutto il territorio urbano di Cormano.
Il documento urbanistico entrerà in vigore quest’anno e resterà attivo fino al 2023. Per prima cosa, sono state passate al setaccio le strade. In particolare le arterie ad alto scorrimento.
Prima tra tutte: via dei Giovi. Lunga quasi tre chilometri, questa fondamentale arteria stradale è popolata di abitazioni private, piccole aziende, ma anche scuole materne. Gli studi del Comune hanno stimato che ogni anno questa strada è attraversata da oltre sei milioni e 200mila veicoli.
Le persone esposte ai rumori invece sarebbero quasi duemila. La situazione del traffico è ulteriormente peggiorata da quando un tratto della Sp 46 Rho Monza è stata chiusa al traffico per una serie di lavori. Una serie di rilevazioni acustiche hanno accertato la presenza di forte rumore, nelle ore di punta, ma anche nelle altre ore del giorno e perfino di notte.
I tecnici del Comune hanno stabilito una serie di valori da non superare, prendendo anche delle misure per fare in modo che il disagio acustico sia sensibilmente mitigato.
“E’ stato valutato lo stato dell’asfalto delle strade – aggiunge Seregni – ma anche la particolare composizione del traffico”.
I tratti di strada più rumorosi sono in particolare via del Lavoro, via Fabio Filzi, via Balossa e via Antonio Gramsci. Il documento di contenimento dei rumori è stato pubblicato sul sito del Comune di Cormano. A partire dal gennaio scorso i cittadini hanno avuto la possibilità di leggerlo e poi di inviare i loro suggerimenti e le loro osservazioni, fino alla fine di febbraio.
“Ora – aggiunge Seregni – interverremo dove possibile con il posizionamento di barriere acustiche. Nella maggior parte dei tratti stradali però ciò è impossibile. La migliore soluzione dunque resta quella di rinnovare il manto stradale, sostituendo l’asfalto usurato con asfalto a bassa rumorosità. Si tratta di soluzioni che riescono ad abbattere il rumore anche fino al 50%”.
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