Garbagnate, cure palliative e terapia del dolore: parla Zucco.
Il dottor Furio Massimo Zucco è un luminare nell’ambito delle Cure palliative e della Terapia del dolore, nonché una grande risorsa sul territorio e fondatore di Presenza Amica. Il Notiziario lo ha intervistato per comprendere meglio un tema, quello delle Cure palliative, che è sempre più di attualità.
Dottor Zucco, una sua breve biografia?
“Medico, anestesista rianimatore, terapista del dolore, palliativista e fisiatra, 72enne, in pensione, felicemente sposato con Graziella, con 2 figlie e 1 figlio adulti, nonno di 5 nipoti. Laureato nel 1976, a Milano, ho lavorato sempre all’interno del Sistema ospedaliero pubblico presso quella che è oggi l’Asst Rhodense, all’Ospedale di Garbagnate e nel territorio di competenza. Per 10 anni ho lavorato come medico di famiglia a porta Ticinese a Milano. Attivo nell’ambito della formazione rivolta ai professionisti del welfare, sono professore per Cure Palliative e terapia del dolore nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università degli Studi di Milano. Continuo la mia attività di medico curando gratuitamente amiche ed amici e loro conoscenti, soprattutto se sofferenti a causa di forme dolorose acute e, soprattutto, croniche”.
Cosa l’ha portata a dedicarsi alla medicina?
“Innanzitutto l’essere stato malato da giovane sia a causa di traumatismi (mi sono sfasciato il ginocchio giocando a basket a 18 anni ed ho interrotto una promettente carriera professionista) ed ho sofferto per una grave forma di epatite virale contratta durante un lungo viaggio in India, a 23 anni. L’aver provato la malattia e il dolore mi hanno fatto pensare a quanto sarebbe stato bello dedicare la propria vita professionale a cercare di lenire la sofferenza altrui”.
Garbagnate, terapia del dolore e cure palliative, cosa sono: parla Zucco
Cure Palliative e cura del dolore: cosa sono?
“Ricordo che l’Italia è stata una delle prime nazioni che si è dotata di una Legge, la n. 38 che dal 2010 ha sancito il diritto dei cittadini italiani ad accedere ai trattamenti specifici di terapia del dolore, questa è la definizione corretta ed alla rete assistenziale delle Cure Palliative. La terapia del Dolore o meglio, la Medicina del Dolore, fornita dalle èquipe specialistiche che operano nei Centri ospedalieri, ha quale obiettivo principale quello di guarire o controllare il dolore dei malati che ne soffrono cronicamente, quando il sintomo diventa una vera e propria malattia e non è trattabile da parte degli specialisti della branca specifica, ad esempio i malati che soffrono di gravi dolori lombari e che sono stati operati alla colonna. Le Cure Palliative sono, invece, un insieme coordinato di approcci sanitari, psicologici e solidaristici il cui obiettivo è migliorare la qualità della vita residua dei malati che, ogni anno, giungono, purtroppo, alla fase finale della loro vita a causa di una malattia inguaribile.
Sono oltre 300.000 in tutta Italia e oltre 60.000 in Lombardia le nuove persone che dovrebbero essere prese in carico da una rete di centri specialistici che, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno rispondono ai loro bisogni in stretta integrazione con i medici di famiglia. La rete di Cure Palliative prevista dalla Legge 38, si basa su 2 cardini: gli hospice e le cure palliative domiciliari. Gli hospice, ormai quasi 300 in tutta Italia e 73 in Lombardia: sono piccoli reparti con al massimo di 15 posti letto in stanza singola. Sono sempre aperti alle visite dei parenti, con un posto letto aggiuntivo nella stanza per un famigliare, una sorta di casa protetta.
Sono stati creati per evitare un inutile ricovero in ospedale ai malati che non possono essere assistiti al proprio domicilio dalle équipe specialistiche medico infermieristiche di Cure palliative, anch’esse attive 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, a causa della complessità della malattia o perché il nucleo famigliare non ha la possibilità di garantire un adeguato supporto. Le Cure Palliative non riguardano i malati negli ultimi giorni di vita ma possono essere attivate direttamente dal famigliare di un malato inguaribile quando la malattia tende a peggiorare nonostante le cure specialistiche. Sia la Terapia del Dolore sia le Cure Palliative sono fornite gratuitamente dal Servizio Sanitario nazionale sin dal 2001”.
Garbagnate, Zucco e l’Associazione Presenza amica
Lei è tra i fondatori di Presenza Amica. Ce ne parla?
“L’Associazione è nata con lo scopo di formare volontari che fossero adeguatamente preparati per dare supporto ai malati assistiti in programma di Cure palliative ed alle loro famiglie in una fase difficile della loro vita, spesso caratterizzata dalla solitudine. Va tenuto presente che quando Presenza Amica fu fondata le Cure palliative non erano conosciute e sviluppate, mancavano 8 anni alla Legge 38. Il loro nome veniva storpiato spesso in “pagliative”, “paliative”, dimenticando che il termine latino “pallium” definisce anche il mantello che protegge il viandante e il povero sofferente, oggi diremmo “la persona fragile”. Ecco, i volontari di Presenza Amica, operando all’interno dell’équipe professionale, medico-infermieristica di Cure palliative, avrebbero sin da allora dovuto mettere in pratica il principio fondante “è necessario prendersi cura del malato anche quando non lo si può guarire”. Sin da quel momento, per decisione costante, l’Associazione si è mantenuta nell’alveo delle Organizzazioni di Volontariato”, non si è mai trasformata in un Ente del Terzo Settore che, insieme alle attività di volontariato erogasse servizi sanitari o socio sanitari, ad esempio creando al proprio interno équipe medico infermieristiche. I Volontari di Presenza Amica, dal 1992, svolgono quella attività di vicinanza e supporto ai malati e ai famigliari che, in termine tecnico, viene definita “relazione di aiuto”. La loro attività viene svolta al domicilio e negli Hospice dei 3 Enti che hanno stipulato convenzioni non onerose con l’Associazione. Attualmente questi volontari sono oltre 60 e ad essi se ne affiancano altri che svolgono, gratuitamente, attività di supporto al funzionamento di Presenza Amica (ad es. segreteria, attività organizzativa, etc)”.
Che ruolo svolge nell’associazione Presenza Amica?
“ Dall’anno della sua fondazione, nel 1992, sono sempre stato eletto dai soci, con continuità, quale Presidente. Nel 1999, tra l’altro, ho avuto l’onore di essere eletto primo Presidente di una neonata federazione di Enti del Terzo Settore che, in tutta Italia, si occupano di Cure Palliative: la Federazione Cure Palliative. Dai 19 fondatori iniziali gli enti federati sono ad oggi 104, con oltre 8.000 volontari. Svolgo con entusiasmo il mio ruolo in Presenza Amica, assolutamente gratuito, insieme ai componenti del Consiglio Direttivo che, in questi anni si sono avvicendati. L’Associazione è stata fondata a Garbagnate in seguito ad un colloquio sollecitato da un volontario di Bollate che svolgeva la propria attività nelle cure palliative a Milano, uno dei primi, Mario Doniselli di Bollate. Allora dirigevo uno dei primi centri pubblici di Cure Palliative e Terapia del Dolore all’Ospedale di Garbagnate e ricordo esattamente le sue parole illuminate “perché non garantiamo anche ai malati della nostra zona la vicinanza di volontari preparati, così come sto facendo a Milano”.
Detto fatto, insieme ad un gruppo di Soci Fondatori, medici, dirigenti, imprenditori, operatori dello spettacolo, amici” fondammo l’Associazione di Volontariato nell’aula consigliare dell’Ospedale messa a disposizione dall’allora Direttore Generale, dott. Carlo Orlandini, un ex partigiano, che fu il socio numero 1. Fummo fortunati e lungimiranti perché, nei primi anni, i Soci Fondatori Gino e Michele di Zelig e, successivamente, Aldo, Giovanni e Giacomo, tutti amici di lungo corso, ci donarono, tramite l’Editore Baldini-Castoldi-Dalai, una parte dei diritti d’autore di loro libri di successo, rispettivamente, “Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano” e “In televisione sembravamo più alti” .
I volontari svolgono anche corsi di aggiornamento?
“Come accennavo, uno degli elementi qualificanti di Presenza Amica sono i suoi Corsi di Formazione per i Volontari che opereranno al fianco dei malati e delle loro famiglie. Questi Corsi sono ritenuti, da sempre, di elevata qualità, nel mondo delle Cure Palliative. Sono organizzati con una prima parte teorica ed una seconda parte pratica, con tutoraggio presso le strutture, Hospice e domicilio, presso la quale i volontari presteranno la propria opera. I Docenti sono scelti fra i più importanti esperti di cure palliative.
Le lezioni limitano al massimo gli aspetti tecnici, i volontari non devono diventare piccoli medici od infermieri, privilegiando gli aspetti interpersonali, di comunicazione e relazione, con i malati, i famigliari e le équipe. Il prossimo Corso partirà il sabato 18 marzo e riguarderà i volontari che andranno ad operare in 4 Centri, l’Hospice e il domicilio dell’ASST Rhodense, a Garbagnate; l’Hospice Cascina Brandezzata, della Fondazione Policlinico di Milano, nella zona sud ovest di Milano e, infine l’Hospice della Fondazione Palazzolo, nella zona nord est di Milano e l’Hospice Santa Maria delle Grazie associato alle cure domiciliari, a Monza, entrambi Centri della Fondazione Don Carlo Gnocchi. La parte teorica del nuovo corso è programmata con 3 Seminari in presenza e 6 con modalità della formazione a distanza di 2 ore, tutti i martedì. Al termine del Corso, dopo una valutazione finale, viene consegnato un Diploma di certificazione a ciascun nuovo volontario che inizierà la propria attività, secondo la programmazione di un Coordinatore e con la supervisione continua della Psicologa dell’Associazione”.
Come è organizzata l’associazione e come vi si accede per la richiesta di aiuto?
“L’Associazione ha sede a Milano, in Piazza Piemonte 4. La sua segreteria operativa è situata all’interno dell’Ospedale di Garbagnate, in uso gratuito da parte della Asst Rhodense. In considerazione dell’ampliamento delle Sedi di attività, è stata aperta una seconda segreteria presso l’Istituto Palazzolo, a Milano; a breve verrà aperta una terza sede presso l’Hospice Cascina Brandezzata e, probabilmente, una quarta all’Hospice di Monza. Per chiedere aiuto è sufficiente telefonare alla segreteria della Associazione oppure recarvisi nelle ore di ufficio”.
Il numero di telefono è: 02-99021087.
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