Ad Arese la videosorveglianza si amplia: 28 nuove telecamere da posizionare nelle aree critiche, per una sorta di Grande Fratello che si pone come obiettivo quello di incrementare la sicurezza.
Più sicurezza con 28 nuovi occhi elettronici e il bando ministeriale
L’estensione della videosorveglianza è diventata un’esigenza per garantire un efficace monitoraggio del territorio pubblico per prevenire e ricostruire atti vandalici o di tipo delinquenziale. E in municipio non si sono fatti sfuggire l’occasione di partecipare al bando ministeriale che eroga contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza sino a un massimo di 250.000 euro. Il Comune si fa carico di 50.000 euro e si aspetta un finanziamento statale di 198.038 euro.
L’obiettivo è attivare la sorveglianza delle aree critiche e di integrare il sistema con quello esistente in modo da ottenere un unico impianto perfettamente funzionante. Il progetto prevede telecamere posizionate sul territorio ad alta risoluzione a singola ottica fissa (tipologia bullet), lettori targhe a singola testa con IR e connesse mediante l’infrastruttura in fibra ottica alla centrale operativa esistente e allocata nel comando di polizia locale.
Le nuove telecamere ad Arese: ecco dove saranno posizionate
Ma dove si prevede di ubicare i 28 dispositivi? In via Monte Resegone/ Matteotti (2 bullet e 4 lettori targhe), via dei Gelsi/ Matteotti (2 lettori targhe), via Valera/Gran Paradiso (4 lettori targhe e 1 panoramica), via dei Platani/ Nuvolari (2 lettori targhe e 1 panoramica), via Don Minzoni/Varzi (2 lettori targhe e 1 panoramica), via Alfa Romeo/per Bariana (3 lettori targhe), via per Passirana/Alfa Romeo (1 lettore targhe e 1 panoramica), via Don Minzoni/ Allende (1 panoramica), via dei Gelsi/Matteotti (1 panoramica), via Don Cantù (1 panoramica).
Non è tutto. Per rendere il sistema integrato e funzionale con la videosorveglianza già esistente, oltre alla fornitura delle nuove telecamere, è pure previsto l’aggiornamento/ ampliamento dell’esistente infrastruttura che gestisce il trasferimento alla centrale operativa dei dati dal campo. La centrale operativa esistente permette agli operatori di visualizzare, supervisionare e gestire tutte le telecamere di videosorveglianza dislocate sul territorio. Resta in costante collegamento con gli apparati di ripresa dislocati nel territorio comunale e conserva i flussi video per 7 giorni. E dulcis in fundo raccogliendo i flussi video delle nuove telecamere installate nei parchi rende il sistema omogeneo e integrato.
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