Gli studenti di Baranzate, se lo vorranno le loro famiglie, potranno non utilizzare più il servizio mensa e portarsi invece il cibo da casa, ma solo dopo che sarà organizzata tale possibilità sotto l’aspetto del luogo in cui farli mangiare, della pulizia di tale luogo e della sicurezza. E solo se ci saranno un numero significativo di richieste in tal senso, richieste che devono pervenire alla scuola entro il 15 dicembre.
E’ quanto prevede una circolare emessa il 22 novembre scorso dal dirigente scolastico dell’Istituto Rodari, professor Marco Morini.
La circolare del dirigente è stata indirizzata ai docenti, ai genitori e al personale Ata e spiega: “Come è noto, la Corte di Appello di Torino, con la sentenza n. 1049/2016, ha riconosciuto il diritto per le famiglie alla scelta tra il servizio di refezione scolastica e il pasto portato da casa. Nei mesi scorsi si sono avviati confronti tra le Amministrazioni Scolastiche, gli Enti Locali e le Organizzazioni Sindacali per valutare gli aspetti organizzativi relativi a tali possibilità, mentre il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha presentato ricorso presso la Corte di Cassazione contro il riconoscimento di tale diritto.
Nell’attesa della pronuncia definitiva della Corte di Cassazione, l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia ha fornito indicazioni provvisorie ai Dirigenti Scolastici per consentire agli alunni, i cui genitori ne facciano richiesta, la possibilità di consumare il “pasto domestico” nei locali scolastici”.
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