Dopo avere vinto il Covid, Gino ha perfino ricominciato a camminare, dopo sette anni.
Ricomincia a camminare dopo anni di sedia a rotelle grazie all’attività di fisioterapia dell’equipe della Rsa di Senago.
E’ la storia del signor Gino, 75 anni bollatese, ospite della Rsa I Giardini.
Una “conquista” arrivata al termine di un percorso drammatico fatto di scelte difficili e dolori, di solidarietà e impegno, competenza e sacrifici, ma anche dell’altruismo e dell’allegria che da sempre hanno contraddistinto il carattere del signor Gino.
E’ la figlia Pamela a raccontarci questa storia incredibile per esprimere un sentito ringraziamento a tutto il personale della Rsa senaghese che ha reso possibile questo piccolo miracolo, una luce importante dopo mesi davvero bui.
“Volevamo esprimere la nostra gratitudine alla struttura che ospita il nostro papà ed in particolare all’equipe di fisioterapia – si legge nella lettera che ha inviato in redazione – Siamo tre fratelli, Clara, Ugo e Pamela, che esattamente un anno fa si trovavano in una situazione drammatica. Abbiamo perso la mamma a causa del covid il papà Gino era ricoverato grave a Niguarda”.
La figlia Clara era anche lei ricoverata a Garbagnate, Ugo era a casa, positivo come la moglie e il marito di Clara. L’unica “libera” era Pamela col marito Alessio e insieme si sono trovati ad affrontare questo sfacelo.
Una mamma scomparsa dopo appena tre settimane, difficile riprendersi, ma la famiglia non ha rinunciato a lottare, Pamela così come gli altri figli, persino papà Gino che con la sua forza è riuscito a sconfiggere il virus ed era pronto a rientrare a casa, anche perché al Niguarda i posti letto servivano per la grande mole di pazienti malati di Covid in attesa di ricovero.
Il rientro a casa ha imposto ai figli di dover trovare una soluzione, la migliore che potesse supportare le esigenze di un papà, emiplegico dall’età di 45 anni, dimesso dall’ospedale con un peso di 115 kg, che non camminava più da almeno 6 o 7 anni a causa del peso e della cronicità della sua malattia e quindi con necessità di assistenza h24.
“Nel dannato periodo del pieno covid era anche difficile visitare le strutture e poter scegliere una destinazione – ha spiegato Pamela – Abbiamo quindi deciso di tentare nella nuova casa di cura ‘I Giardini di Senago’ del Gruppo Gheron”.
Un gesto costato ai tre figli che, con le lacrime agli occhi e il cuore pieno di dolore, lo hanno accompagnato alla Rsa, consapevoli di non poterlo riabbracciare fino alla fine delle disposizioni per limitare la diffusione del Covid.
Ma il signor Gino, col suo grande altruismo, un carattere forte, allegro, solare e soprattutto con la barzelletta sempre in tasca, è riuscito ad inserirsi nel migliore dei modi e iniziare un percorso che lo ha portato ad un grande risultato.
Questo anche grazie all’ambiente ed al personale che, come spiegato da lui stesso e dai figli, è riuscito a supportare sia lui che la famiglia aiutandoli in questo contesto così drammatico.
“Oggi siamo davvero contenti – hanno spiegato i figli – e siamo convinti che sia stata la scelta migliore. Grazie alle psicologhe e alle animatrici papà ha potuto combattere i momenti di sconforto, e grazie agli oss e agli infermieri è sempre assistito, pulito e in ordine. Grazie alle cure dei medici sta meglio, sta curando i suoi acciacchi. Ma soprattutto il ringraziamento più sentito è per l’equipe di riabilitazione con a capo Letizia. Mio padre non camminava più da sei o sette anni, grazie a loro oggi si alza da solo dalla carrozzina e riesce persino a fare qualche passo, un risultato raggiunto anche grazie alla perdita di peso ottenuta con sacrificio”.
Anche il signor Gino è molto contento dei risultati e della sua nuova vita. “Qui è una grande famiglia. Ho la possibilità di godermi i miei figli con serenità, posso vederli quando voglio e raggiungerli a casa tramite i permessi. Sono stimolato, seguito, curato e sono in compagnia di tanti nuovi amici”.
Non è avido di ringraziamenti, per tutto il personale, per l’equipe di riabilitazione per infermieri, oss, per le receptionist per la loro pazienza e simpatia e per il direttore della struttura.
“Augurerei ad ogni anziano rimasto vedovo di poter affrontare e vivere la situazione come la sto vivendo io. Un caloroso ringraziamento va al gruppo Gheron della residenza ‘I Giardini di Senago’ perché si prendono cura delle persone e in un certo senso anche dei loro cari”. Proprio la scorsa settimana il personale gli ha dedicato un aperitivo per onorare i suoi sforzi e i suoi sacrifici.
“E’ stato un momento davvero commovente – ha spiegato papà Gino- Grazie, grazie, e ancora grazie”.
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