In Commissione Trasporti del Senato è stato approvato il nuovo Codice della strada, che introduce importanti novità per migliorare la sicurezza e regolamentare la circolazione. I senatori della Lega, tra cui Tilde Minasi, capogruppo e relatrice, Nino Germanà e Manfredi Potenti, hanno sottolineato l’importanza di queste nuove norme, che mirano a garantire maggiore tutela per tutti gli utenti della strada.
Nuovo Codice della strada, le principali novità
Tra le principali novità, pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. Le sanzioni variano da 573 a 6.000 euro, con sospensione della patente fino a 2 anni, arresto fino a un anno e decurtazione di 10 punti. Non sarà più necessario dimostrare l’effettiva alterazione per chi risulta positivo alle droghe. Viene inoltre introdotto l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero.
Uso del cellulare alla guida, aumentano le multe
L’uso del cellulare alla guida sarà punito con multe da 250 a 1.000 euro, sospensione della patente fino a 90 giorni e perdita di punti, con sanzioni aumentate in caso di recidiva. Anche per gli autovelox ci sono novità: se si ricevono più multe in un’ora, si paga solo quella più grave, con un aumento di un terzo. Le sanzioni per eccesso di velocità possono arrivare a 1.084 euro, con sospensione della patente.
Per i neopatentati, il divieto di guidare auto potenti sarà esteso da 1 a 3 anni, ma con limitazioni meno rigide. Inoltre, gli scooter 125cc potranno circolare su tangenziali e autostrade. Le pene per l’abbandono di animali su strada sono state inasprite, con sospensione della patente fino a un anno.
Bici e monopattini saranno soggetti a nuove regole: casco, targa e assicurazione obbligatori per i monopattini, mentre sarà vietata la circolazione sui marciapiedi. Per i ciclisti, è previsto l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di 1,5 metri durante i sorpassi.
Infine, sarà introdotta la “sospensione breve” della patente per violazioni gravi come l’uso del cellulare o il mancato rispetto delle cinture e dei semafori, automatica e senza intervento del prefetto.
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