Secondo l’Arpa Lombardia certificano il 7% del Pm10 a Milano è causato dal fumo del tabacco (il 45% è causato da auto e camion e il 19% dai riscaldamenti). Il divieto di fumo però non è totale: se si sta a una distanza di almeno 10 metri dagli altri si potrà fumare anche nei luoghi all’aperto come parchi e fermate di bus e tram.
Divieto di fumo a Milano in parchi e fermate: il 7% dell’inquinamento è per le sigarette
Addizionale Irpef, Uboldo alza l’esenzione fino a 12.500 euro



Chi ha un reddito Isee inferiore ai 12mila 500 euro non dovrà pagare l’addizionale Irpef: questa la novità più significativa introdotta a Uboldo sul fronte tributario. “Siamo fra i comuni che hanno alzato la soglia dell’esenzione – ha precisato in consiglio comunale il sindaco Luigi Clerici – Ci sembra il provvedimento più adatto per venire incontro alle famiglie in un periodo così difficile dal punto di vista economico”. Anche a Uboldo, infatti, sono tanti coloro che hanno chiesto i buoni spesa per poter arrivare a fine mese: sono i nuclei familiari segnati dalla perdita del lavoro o dalla cassa integrazione, che in futuro potrebbero diventare un peso anche sotto l’aspetto abitativo. Gli scaglioni sono due: da 12mila 500 euro a 75mila si pagherà il 6 per mille, oltre i 75mila euro il 6,5.
Il consigliere di Uboldo al Centro Matteo Pizzi si è rammaricato: “Ci aspettavamo una maggiore proporzionalità. Chi può contribuisca di più e chi non può tiri il fiato. Per questo voteremo contro”. Luca Saibene, di Uniti per Uboldo, ha auspicato che “si possa frazionare sempre più l’aliquota in modo progressivo, rispettando il dettato costituzionale della proporzionalità, che chiediamo inutilmente dal 2014. Ci asterremo, ma vi invitiamo ad andare avanti sulla strada intrapresa”.
Clerici ha messo in evidenza come tanti comuni pongano gli 8mila euro come soglia di esenzione, rimarcando quanto sia stato già grande lo sforzo: “Abbiamo alzato la soglia del 50% e la nostra speranza è che dal 2022 si possa fare sempre di più”.
Paderno Dugnano, ladri come topi a scuola: rubati 18 computer anche per la didattica a distanza
I primi ad accorgersi sono stati i collaboratori scolastici che lunedì mattina hanno aperto la scuola poche decine di minuti prima dell’inizio delle lezioni. Secondo una prima ricostruzione, i ladri sono entrati nel giardino dell’istituto, poi hanno puntato all’edificio centrale, forzando una porta hanno penetrato la scuola e si sono diretti all’aula al cui interno sono custoditi tutti i computer utilizzati ogni giorno dalle varie classi. Dapprima hanno tentato di forzare la serratura che non ha ceduto, nonostante i colpi ben assestati hanno danneggiato anche il muro.
A quel punto ai ladri non è rimasto altro che tagliare la porta come se fosse una scatola di sardine: si sono creati un buco da cui presumibilmente uno di loro è passato. Una volta all’interno dell’aula ha aperto gli armadi e ha passato uno a uno i portatili facendoli passare da sotto la porta. Una volta finito hanno fatto visita anche all’edificio più piccolo danneggiando un altro infisso. Secondo la prima conta dei danni mancherebbero all’appello almeno 18 pc utilizzati uno per ogni classe non soltanto per la didattica a distanza in questi mesi di emergenza sanitaria. Quei computer erano fondamentali anche per le lezioni in presenza infatti garantivano l’utilizzo della lavagna interattiva multimediale. Purtroppo per la don Milani non è la prima razzia di materiale digitale, anche qualche anno fa è stato fatto un furto simile con un copione non molto diverso.
Simone Carcano
Bollate, 10mila euro per un App che aiuti a crescere i negozi di vicinato
Il Comune di Bollate ha messo a disposizione un bando finalizzato a dare risorse per promuovere progetti di innovazione digitale. L’obiettivo è fornire un’ulteriore mano ai commercianti locali particolarmente colpiti dal calo di produzione determinata dall’emergenza Covid-19. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di 10mila euro che può essere utilizzato per coprire esclusivamente le spese di investimento.
I destinatari del bando sono le start up innovative già costituite in forma societaria (micro e piccole imprese), i professionisti singoli e associati, attivi da almeno 6 mesi e non più di 48 sul territorio bollatese di età compresa tra i 18 e i 35 anni; ma anche gli aspiranti imprenditori di età tra i 18 e i 35 anni che, a proposta progettuale accettata, si impegnino a costituire e registrare nella sezione speciale del Registro Imprese della Camera di Commercio una nuova start up innovativa con sede operativa a Bollate. Naturalmente l’obiettivo finale sarà quello di promuovere il commercio di prossimità.
Le domande dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo [email protected] specificando nell’oggetto: “Partecipazione alla selezione per lo sviluppo di strumenti informatici (APP), per la promozione del commercio locale bollatese”.
La data di scadenza per l’invio delle domande è fissata al 19 febbraio 2021, ore 12.
Lentate, spacciavano droga a Milano: perquisizione coi cani, 20enne arrestato, 24enne denunciato
Le indagini hanno avuto origine dall’intervento di una volante, intorno alle ore 10 di domenica, presso un condominio di via Settembrini. Da un appartamento abitato da 4 ragazzi, tra i 19 e i 21 anni, proveniva un forte odore di sostanze stupefacenti come marijuana e hashish.
Marijuana e hashish in un appartamento di Milano abitato da 4 giovani
Quando i poliziotti hanno bussato alla porta, ha aperto un 19enne italiano, e un forte odore di marijuana ha portato gli agenti a perquisire l’alloggio dove, all’interno, si trovavano altri 3 ragazzi tra i 18 e i 21 anni. La perquisizione, effettuata dagli agenti col supporto delle unità cinofile, ha portato al sequestro di un totale di circa 15,51 grammi di marijuana e altri 15 di hashish, sostanze rinvenute nel bagno in un vasetto con la scritta “sale”, sotto il lavello della cucina e in una custodia da occhiali nell’armadio. Un bilancino di precisone, con residui di hashish, è stato rinvenuto in un pensile della cucina e i 4 giovani sono stati segnalati alla Prefettura competente quali assuntori di sostanza stupefacenti.
Le indagini dei poliziotti hanno poi permesso di risalire all’identità del fornitore di droga, un 20enne italiano, già con precedenti di polizia, residente a Lentate sul Seveso (MB). Quest’ultimo è stato individuato in piazza Luigi di Savoia mentre, nelle prime ore del pomeriggio, alla guida della propria macchina e in compagnia di un amico 24enne, cedeva sostanza stupefacente ad un 19enne. La perquisizione dell’automobile ha portato al sequestro di circa 120 grammi di marijuana e 24 grammi di hashish, con 175 euro, quale provento di spaccio, che i due soggetti avevano nelle proprie tasche.
Spaccio di droga, perquisizioni a Lentate sul Seveso
Gli agenti hanno infine raggiunto le abitazioni di entrambi i soggetti a Lentate sul Seveso con il supporto di unità cinofile: nella casa del 20enne sono stati sequestrati ulteriori 54 grammi di marijuana e la somma contante di 1290 euro, portando quindi all’arresto per spaccio del ragazzo. Ha avuto esito negativo invece la perquisizione del domicilio del 24enne, che è stato denunciato a piede libero per lo stesso reato.
Limbiate, da 10 mesi in giro con auto confiscata, i vigili lo aspettano a casa e gliela portano via
Si è conclusa solo la scorsa settimana l’incredibile vicenda di un veicolo confiscato dieci mesi fa.
A marzo del 2020 -riassumono dal comando di Polizia locale di Limbiate- veniva sequestrata per mancanza della copertura assicurativa una Fiat Panda di proprietà di un uomo di Limbiate, che non provvedeva nè a stipulare una nuova polizza nè a pagare il verbale, tanto che il veicolo veniva dichiarato confiscato dalla Prefettura di Monza.
Nonostante fosse di proprietà dello Stato, il proprietario continuava ad utilizzare l’auto indisturbato circolando quindi anche senza Rca.
Limbiate, usa l’auto già confiscata: denunciato e revocata la patente
L’uomo veniva più volte invitato dagli agenti del Comando a consegnare il mezzo alla depositeria indicata dalla Prefettura con molte telefonate, ma ogni volta il proprietario prometteva di consegnarlo senza concretizzare nulla.
Addirittura raccontava trovarsi all’estero e di non poter portare il mezzo presso la depositeria. Dichiarazioni smentite grazie ai lettori targhe presenti sul territorio che continuavano a registrare i transiti della Fiat Panda.
La scorsa settimana, gli agenti si sono recati al domicilio dell’uomo, dove si appurava che lo stesso si era recato al lavoro con la Fiat Panda confiscata a Busto Arsizio.
Gli agenti hanno atteso il rientro dell’uomo e non appena è tornato a Limbiate, lo hanno fermato per contestargli la circolazione reiterata senza copertura assicurativa, la circolazione con veicolo sottoposto a sequestro, una denuncia all’autorità giudiziaria per appropriazione indebita, in quanto usava il veicolo di proprietà dello Stato e la revoca della patente di guida. Inoltre, veniva finalmente recuperata l’auto per il trasporto al deposito giudiziario.
Arrestato a Solaro per spaccio e ai domiciliari, arrestato di nuovo a Bollate per evasione
I carabinieri di Bollate hanno fermato ieri mattina un 28enne arrestato pochi giorni fa per spaccio di droga che avrebbe dovuto restare agli arresti domiciliari.
I militari della locale tenenenza hanno fermato in via Lombardia angolo via Veneto, l’auto su cui viaggiava L.G.B., cittadino italiano classe 1992, già noto alle Forze dell’ordine. L’uomo era agli arresti domiciliari nella sua abitazione di residenza, a seguito dell’arresto per cessione sostanza stupefacente operato il 6 gennaio scorso dai carabinieri di Solaro.
Per questo motivo l’uomo veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di evasione.
L’uomo è stato quindi portato in camera di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima del Tribunale.
Riapre il punto tamponi a Caronno, ma non è boom di test
I primi a giungere sul posto di prima mattina sfidando una temperatura polare e raffiche di vento, sono stati come sempre i volontari dell’Associazione Carabinieri, pronti a garantire il rispetto delle norme di distanziamento e a supportare, per ogni necessità, il personale del Laboratorio Biomedico Bionalisi: “Siamo tornati a Caronno dopo avere dato supporto anche al punto tamponi di Malnate, dove sono arrivate in queste settimane centinaia di persone”, riferisce Giovanni Salafia.
Ulteriori informazioni potranno essere fornite telefonando al numero 03311710121 dalle 13 alle 17.