Le elezioni europee si avvicinano. Qualcuno di voi dirà: “E chi se ne frega, tanto i politici sono tutti uguali!”. Io non sono d’accordo con questa visione superficiale, infantile e da “me ne lavo le mani e poi mi lamento”. Non è vero che i politici sono tutti uguali, io conosco politici seri e onesti in tanti schieramenti.
Il problema della politica italiana non sono i politici, cari lettori, il problema siamo noi e la nostra enorme pigrizia. Sì, perché molti di noi sono così pigri che non si informano in modo approfondito, perciò non sanno capire quale personaggio politico è davvero degno di fiducia per la sua preparazione e onestà e quale invece è solo un grande parlatore.
Elezioni europee giugno 2024, il problema siamo noi elettori
Le elezioni europee di giugno sono un appuntamento di importanza enorme per noi, perché ormai l’Europa ci condiziona la vita: l’Europa è quella che ci ha concesso i fondi del Pnrr, ma è anche quella che impone freni alla pesca nell’Adriatico per favorire il ripopolamento, che ci vuole obbligare a passare tutti alle auto elettriche per salvaguardare l’ambiente, che ci obbliga a sacrifici col Patto di stabilità per impedirci di avere un debito pubblico troppo alto. E’ giusto? Non è giusto?
Tutte queste non sono decisioni calate dall’alto da Dio, sono scelte che in Europa fanno i parlamentari eletti da noi. Se noi sapremo mandare in Europa gente preparata, siamo certi che difenderanno i nostri interessi, se siamo pigri e lasciamo eleggere i fanfaroni, poi non lamentiamoci.
Piero Uboldi
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