Blitz al campo nomadi di Milano sul confine con Baranzate: trovati 5 bambini piccoli, di età compresa tra 1 e 6 anni, in condizioni igieniche precarie in un campo nomadi a nord di Milano.
Gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro, nel corso di un controllo in un campo nomadi – si tratterebbe di quello al confine con Baranzate – avevano individuato un bambino e quattro bambine che vivevano in una baracca. Una condizione malsana e in una precaria situazione igienica, senza corrente elettrica e servizi igienici funzionanti.
Blitz al campo nomadi vicino a Baranzate: trovati 5 bambini
I minori, privi di documenti, risultavano affidati a una cittadina romena di 45 anni. Dopo aver inizialmente tentato di eludere le domande dei poliziotti, ha poi spiegato di provvedere, chiedendo l’elemosina, al proprio sostentamento e a quello dei bambini. Questi ultimi le sarebbero stati affidati da genitori che sono temporaneamente impossibilitati a prendersene cura perché ristretti in istituti di pena o perché all’estero.
Dopo aver cercato di ricostruire nel più breve tempo possibile la storia e le origini dei 5 bambini che la 45enne aveva con sé, i poliziotti di via Satta, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno deciso di procedere al collocamento in una struttura protetta. Quindi, con l’ausilio del pronto intervento minori del comune di Milano, sono state individuate delle idonee comunità che potessero prendersi cura dei bimbi, che sono state individuate in meno di 24 ore.
Gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro, nella mattinata del 21 agosto, sono tornati al campo nomadi. Della donna e dei bambini non vi era l’ombra: sono stati individuati nel giro di pochi minuti in un parco poco fuori Milano.
Bambini affidati a comunità dal Tribunale dei Minori
Considerato che i bambini si presentavano ancora estremamente sporchi e stavano bivaccando per terra sotto una pianta per ripararsi dalla calura estiva. Inoltre, il rischio che potessero non far più ritorno presso il campo nomadi, si sono resi di fatto irrintracciabili. Per tutelare la loro incolumità, i poliziotti hanno provveduto al loro trasporto presso il pronto soccorso dell’Ospedale Sacco. Qui hanno ricevuto cure mediche e al loro successivo accompagnamento presso delle comunità idonee all’accoglienza dei bambini.
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