Il nostro giornale aveva accolto l’appello della chiesa greco cattolica di via Meda a Milano che, attraverso alcuni cittadini ucraini residenti a Bollate, chiedeva di inviare aiuti.
In particolare si chiedevano farmaci, batterie, attrezzi da lavoro, guanti e pannolini, da mandare alla frontiera della Polonia dove vengono presi in carico dalla Caritas ucraina.
Il Notiziario sabato e domenica ha messo a disposizione la propria sede di via Donadeo a Bollate e alcuni volontari per raccogliere, dividere, catalogare e inscatolare questi materiali, per poi inviarli la sera stessa al centro di smistamento di via Meda a Milano.
E la risposta della gente è stata davvero enorme, oltre ogni previsione. Un viavai ininterrotto per due giorni di gente comune che ha portato questi preziosi beni senza volere neppure un grazie, ma anzi ringraziando i volontari per il loro impegno.
C’è chi ha portato sacchi pieni di medicine, chi anche solo due scatole, ma tutto era importante, c’è chi ha portato pannolini, prodotti alimentari, siringhe, torce… E’ arrivata gente di tutte le età, qualcuno è venuto anche due volte.
Tanti hanno anche proposto di portare abbigliamento, ma c’è un problema logistico: i tir e i furgoni che partono da Milano per il confine polacco hanno una capienza ovviamente limitata, in questo momento la cosa più urgente sono i medicinali, gli attrezzi, le batterie… riempirli di abiti porterebbe via spazio a beni in questo momento più urgenti.
Raccolta per l’Ucraina, tanti generosi aiuti da Bollate
La gente lo ha capito e si è organizzata. Il ringraziamento va a tutti, dal primo all’ultimo perché ognuno ha dato quello che ha potuto, ma consentiteci un grazie particolare alla Farmacia Madonna in Campagna di Bollate e alla ditta Ghezzi e Annoni di Garbagnate, perché il loro aiuto è stato davvero impressionante.
Alla fine di due giorni molto impegnativi il bilancio è di quasi cento scatoloni (alcuni enormi) riempiti fino all’orlo di aiuti, più di millecinquecento confezioni di farmaci raccolte, centinaia di siringhe, decine di torce, tantissimi pannolini e assorbenti…
Kristina ringrazia i donatori per il sostegno all’Ucraina
A ringraziare a nome della chiesa greco cattolica e a nome del popolo ucraino è Kristina Kechmur, giovane dentista bollatese che ha tenuto i rapporti con Milano e i cui genitori, fratello e parenti sono tutti in Ucraina: “Nel mio Paese la situazione è drammatica – ci dice – se sei al buio, senza corrente e sotto le bombe, hai bisogno di tutto. I medicinali sono le cose che salvano la vita, perché abbiamo tanti feriti e tante persone che non riescono a ricevere il primo soccorso dai medici perché sono circondate dai militari. L’unico modo è far arrivare a loro i medicinali, perché le riserve di medicinali in Ucraina stanno finendo. Non mi aspettavo una così grande generosità, con tutto il cuore voglio ringraziare ognuno che dona aiuti o che accoglie i rifugiati… Un grazie enorme”, ci dice con la voce rotta dall’emozione.
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