Bollate, stazione. “Non fate pipì nel tunnel, altrimenti….”

In stazione a Bollate sono arrivati nuovi cartelli che invitano a non fare pipì nel tunnel 
La stazione ferroviaria di Bollate centro è purtroppo diventata un “pisciatoio pubblico”. Sì, molto spesso il tunnel della stazione, soprattutto negli angoli più nascosti, è il luogo in cui persone con bisogni fisiologici impellenti si rifugiano per espletarli e lordare. Inutile dire che poi una puzza sgradevole si diffonde nell’aria.

A Bollate nuovi cartelli in stazione: non fate pipì nel tunnel 

Ma queste persone spesso non sono balordi, sono anche gente comune che arriva in stazione convinta che (come succede in tutto il mondo civile) in una stazione ferroviaria ci sia il bagno pubblico. Ed è ovvio. A Bollate centro i bagni pubblici ci sono, ma sono chiusi dal tempo del Covid e non sono mai stati riaperti.

Perchè? Noi crediamo che la dirigenza della ferrovia abbia pensato che, se non riapre i bagni, risparmia sul costo della loro pulizia. Ma, se così fosse, sarebbe meglio cambiare dirigenti, perché non è così che si risolvono i problemi. Di fronte a questa situazione di degradante “pisciatoio”, qualcuno ha cercato una soluzione tampone.

Bagni della stazione a Bollate chiusi dai tempi del Covid 

Si tratta dei volontari della velostazione, che hanno fatto realizzare dei cartelli, offerti dalla “Fabbrica dei segni”, molto espliciti (copiati dalla Svizzera) in cui si vede un uomo in atto di fare pipì, un segnale di divieto e sotto una forbice che sembra tagliare qualcosa che richiama l’organo maschile.

Insomma, il cartello dice: “Non fare pipì qui se no te lo taglio!”. Un modo simpatico per cercare di rendere più civile la gente. Ma quando la dirigenza della ferrovia capirà che deve anch’essa fare la sua parte di civiltà?